ATTENZIONE prima di intervenire sull'occlusione
Inviato: giovedì 23 luglio 2020, 18:01
Ho effettuato Atlantomed nel 2015. Mi ha causato sia reazioni sia positive che negative.
Dopo 5 anni di ricerca, ortodonzia invisibile per allineare i denti in base alla nuova postura, ecc. + sperimentazione su me stesso di qualsiasi pratica medicale che potesse darmi sollievo, vorrei condividere che cosa ho capito ed è ancora poco chiaro in questi forum.
Partiamo col dire che alla nascita capita che delle ossa del cranio e del collo siano mal posizionate per via di un parto poco dolce e altre ragioni dovute allo sviluppo in gestazione. Questo può dare disagio e coliche nel neonato. In Francia, dove vivo, la figura dell'osteopata neonatale è qualcosa di riconosciuto nel mondo medico e scientifico tant'è che viene consigliato subito dopo il parto a tutti i neogenitori. Non correggere questi malposizionamenti da piccoli obbliga il corpo a strutturarsi ed adattarsi su delle asimmetrie, che causano malocclusione e disallineamento delle vertebre, a cui ci abituiamo, ma che col tempo causano stress e disturbi.
Correggendo la posizione dell'atlante in età adulta si fanno "saltare" molte di queste compensazioni. Tutti gli equilibri neuromuscolari solidificati in tanti anni vengono stravolti tutti in una volta con Atlantomed. Il corpo avrà bisogno di tempo per trovare un nuovo equilibrio. Oltre ad effetti benefici bisogna dire che si può rimanere incastrati in effetti secondari importanti (come nel mio caso) difficilmente comprensibili, come disfunzione cranio mandibolare, confusione mentale/depressione, problemi alla vista, ecc. Questo perché, anche se in pochi lo spiegano, tutti i distretti del corpo sono interconnessi dal sistema miofasciale, vero responsabile della postura e del benessere generale del corpo.
Chi fa il riallineamento dell'atlante, come spesso avviene in altre pratiche medicali, non segue il cliente in altri distretti, ma solo in quello di sua competenza. Una visione di insieme più approfondita, informando e aiutando i pazienti nella risoluzione di effetti secondari, sarebbe invece l'ideale. Se si tocca l'atlante allora si segue il paziente anche dopo, per lo meno indirizzandolo verso altri professionisti. Spero che il personale di Atlantomed stia già lavorando in questa direzione etica.
Nel caso della malocclusione, per esempio, non basta dire che correggendo l'atlante bisogna agire sull'occlusione, rilegando tutto allo gnatologo. Primo perché i professionisti che hanno una visione multidisciplinare e olistica (cioè che non si limitano solo allo studio del loro distretto ma hanno una visione globale del corpo) si contano su una mano. Agli stessi gnatologi sfuggono ancora alcune cose, e trovare l'occlusione ideale non è un gioco da ragazzi.
Inoltre in pochi sanno che il sistema posturale si struttura a partire dall'equilibrio neuromuscolare degli occhi, quindi è inutile cercare un equilibrio neuromuscolare della bocca se prima non si è lavorato sul punto di partenza. Si parte dall'alto e si scende. Andare al contrario può dare sì dei risultati, ma si tratterà di piccoli miglioramenti mai precisi e definitivi, che richiederanno ancora altri interventi.
Consiglio a tutti quelli che hanno avuto problemi in seguito ad Atlantomed di rivolgersi prima ad un ortottico esperto di equilibrio posturale. Una riabilitazione neuromuscolare degli occhi può essere necessaria. Immaginate i muscoli e i nervi della faccia, dopo aver costruito un equilibrio su un disequilibrio, tutto un tratto si ritrovano in un’altra postura, sicuramente migliore ma con cui il copro non era preparato.
Solo quando si traggono i primi benefici di una riabilitazione binoculare e si comincia a sentirsi meglio, più centrati nel corpo e nella mente, allora si può passare al distretto successivo, andando dallo gnatologo esperto di disfunzione cranio mandibolare e malocclusione, che con un sistema diagnostico valuterà la pozione di riposo neuromuscolare della mandibola. Senza lavorare prima sull'equilibrio neuromuscolare degli occhi, i risultati di questa valutazione risulteranno ancora alterati e non se ne verrà a capo.
Un’altra pratica, che consiglio nel frattempo, per dare sollievo ai sintomi e aiutare a ricentrarsi, è la fasciaterapia, o terapia miofasciale. Viene praticata da alcuni fisioterapisti e agisce direttamente sull'equilibrio biomeccanico del corpo.
Dopo 5 anni di ricerca, ortodonzia invisibile per allineare i denti in base alla nuova postura, ecc. + sperimentazione su me stesso di qualsiasi pratica medicale che potesse darmi sollievo, vorrei condividere che cosa ho capito ed è ancora poco chiaro in questi forum.
Partiamo col dire che alla nascita capita che delle ossa del cranio e del collo siano mal posizionate per via di un parto poco dolce e altre ragioni dovute allo sviluppo in gestazione. Questo può dare disagio e coliche nel neonato. In Francia, dove vivo, la figura dell'osteopata neonatale è qualcosa di riconosciuto nel mondo medico e scientifico tant'è che viene consigliato subito dopo il parto a tutti i neogenitori. Non correggere questi malposizionamenti da piccoli obbliga il corpo a strutturarsi ed adattarsi su delle asimmetrie, che causano malocclusione e disallineamento delle vertebre, a cui ci abituiamo, ma che col tempo causano stress e disturbi.
Correggendo la posizione dell'atlante in età adulta si fanno "saltare" molte di queste compensazioni. Tutti gli equilibri neuromuscolari solidificati in tanti anni vengono stravolti tutti in una volta con Atlantomed. Il corpo avrà bisogno di tempo per trovare un nuovo equilibrio. Oltre ad effetti benefici bisogna dire che si può rimanere incastrati in effetti secondari importanti (come nel mio caso) difficilmente comprensibili, come disfunzione cranio mandibolare, confusione mentale/depressione, problemi alla vista, ecc. Questo perché, anche se in pochi lo spiegano, tutti i distretti del corpo sono interconnessi dal sistema miofasciale, vero responsabile della postura e del benessere generale del corpo.
Chi fa il riallineamento dell'atlante, come spesso avviene in altre pratiche medicali, non segue il cliente in altri distretti, ma solo in quello di sua competenza. Una visione di insieme più approfondita, informando e aiutando i pazienti nella risoluzione di effetti secondari, sarebbe invece l'ideale. Se si tocca l'atlante allora si segue il paziente anche dopo, per lo meno indirizzandolo verso altri professionisti. Spero che il personale di Atlantomed stia già lavorando in questa direzione etica.
Nel caso della malocclusione, per esempio, non basta dire che correggendo l'atlante bisogna agire sull'occlusione, rilegando tutto allo gnatologo. Primo perché i professionisti che hanno una visione multidisciplinare e olistica (cioè che non si limitano solo allo studio del loro distretto ma hanno una visione globale del corpo) si contano su una mano. Agli stessi gnatologi sfuggono ancora alcune cose, e trovare l'occlusione ideale non è un gioco da ragazzi.
Inoltre in pochi sanno che il sistema posturale si struttura a partire dall'equilibrio neuromuscolare degli occhi, quindi è inutile cercare un equilibrio neuromuscolare della bocca se prima non si è lavorato sul punto di partenza. Si parte dall'alto e si scende. Andare al contrario può dare sì dei risultati, ma si tratterà di piccoli miglioramenti mai precisi e definitivi, che richiederanno ancora altri interventi.
Consiglio a tutti quelli che hanno avuto problemi in seguito ad Atlantomed di rivolgersi prima ad un ortottico esperto di equilibrio posturale. Una riabilitazione neuromuscolare degli occhi può essere necessaria. Immaginate i muscoli e i nervi della faccia, dopo aver costruito un equilibrio su un disequilibrio, tutto un tratto si ritrovano in un’altra postura, sicuramente migliore ma con cui il copro non era preparato.
Solo quando si traggono i primi benefici di una riabilitazione binoculare e si comincia a sentirsi meglio, più centrati nel corpo e nella mente, allora si può passare al distretto successivo, andando dallo gnatologo esperto di disfunzione cranio mandibolare e malocclusione, che con un sistema diagnostico valuterà la pozione di riposo neuromuscolare della mandibola. Senza lavorare prima sull'equilibrio neuromuscolare degli occhi, i risultati di questa valutazione risulteranno ancora alterati e non se ne verrà a capo.
Un’altra pratica, che consiglio nel frattempo, per dare sollievo ai sintomi e aiutare a ricentrarsi, è la fasciaterapia, o terapia miofasciale. Viene praticata da alcuni fisioterapisti e agisce direttamente sull'equilibrio biomeccanico del corpo.