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Curare la causa e non il sintomo
Regole del forum
Sei libero di rimanere sofferente, sei libero di essere malato, sei libero di farti curare come preferisci, sei libero di rovinarti con i farmaci, sei libero di credere a chi vuoi, sei anche libero di farti infinocchiare, sei libero di collezionare tutte le malattie che vuoi, sei libero di rovinarti come preferisci, sei anche libero di rimanere ignorante sul come funzionano le cose. Ma per favore...
...dopo esserti preso tutte le libertà che volevi, non venire in questo forum a scrivere le solite sciocchezze, basate su preconcetti e pregiudizi, solo per il fatto che non seguiamo la corrente e la pensiamo in modo differente.
Sei un essere libero… sei libero di scegliere se far spiccare il volo ai tuoi ragionamenti o tenere le tue idee intrappolate in una scatola.
Sei libero di rimanere sofferente, sei libero di essere malato, sei libero di farti curare come preferisci, sei libero di rovinarti con i farmaci, sei libero di credere a chi vuoi, sei anche libero di farti infinocchiare, sei libero di collezionare tutte le malattie che vuoi, sei libero di rovinarti come preferisci, sei anche libero di rimanere ignorante sul come funzionano le cose. Ma per favore...
...dopo esserti preso tutte le libertà che volevi, non venire in questo forum a scrivere le solite sciocchezze, basate su preconcetti e pregiudizi, solo per il fatto che non seguiamo la corrente e la pensiamo in modo differente.
Sei un essere libero… sei libero di scegliere se far spiccare il volo ai tuoi ragionamenti o tenere le tue idee intrappolate in una scatola.
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Curare la causa e non il sintomo
L’atteggiamento del mondo di oggi è quello di sopprimere il sintomo e pensare così di aver
risolto il problema.
Hai mal di schiena? Mal di stomaco? Che problema c’è! prendi un antidolorifico e ti passa
tutto, sopprimo il sintomo e non curo la causa. Un organo funziona male, fegato, cuore, rene
ecc.? nessun problema oggi si cambia in quattroequattrotto e tutto ricomincia da capo; hai il
cancro? Si sterminano le cellule, tra cui moltissime sane, e si va avanti ancora per un po’.
In politica accade lo stesso, ho la situazione del debito e della spesa pubblica incontrollata?
Che ci vuole, basta aumentare le tasse e ridurre i servizi e in un batter di ciglia si rientra nei
parametri. Ho più criminalità e disagio sociale? Aumento le forze dell’ordine e la
repressione.
Anche noi nella nostra vita quotidiana facciamo lo stesso. Non sopportiamo il disagio e
allora cerchiamo di porre rimedio cambiando quello che ci sembra l’elemento dissonante,
moglie, marito, televisore, amante, macchina.
Chissà come mai, dopo un po’ tutto si ripresenta anche in modo più pesante: la malattia, il
debito, la spesa, il disagio sociale, l’insoddisfazione ed il tormento interiore e continuiamo a
sopprimere questi fastidiosi con dosi sempre più massicce di medicine, tasse, polizia,
repressione e nuove donne nuovi uomini, televisori sempre più grandi, per le macchine non
vi preoccupate che ci pensa il governo che per risanare la Fiat di Agnelli e delle banche,
impone di rottamare auto seminuove perché “inquinano” (!!!).
Ma non sarebbe più semplice pensare a sanare la causa? Certo sarebbe più efficace, ma non
è detto che sia una cosa semplice. Perché?
La risposta è in una parola: responsabilità. Noi, i nostri medici, la nostra società, i nostri
politici, la nostra economia, rispecchiano esattamente quello noi siamo in questo momento
storico. Una delle caratteristiche di chi non vuole assumere su di se alcuna responsabilità è
quella di dare sempre la colpa all’esterno e la cosa più immediata, ma purtroppo solo
temporanea, è di sopprimere quello che ai nostri occhi appare come la causa, ma che a ben
vedere è solo il sintomo.
Secondo alcune teorie sempre più accettate anche dal mondo occidentale, non dobbiamo
considerare il nostro corpo scisso dal nostro mondo interiore. In questo modo potremo
capire che tutte le malattie hanno origine da un malessere che prima della sua
manifestazione fisica è interiore: la paura ad esempio è causa del mal di stomaco e della
troppa acidità, i problemi di cuore sono lo specchio della nostra chiusura verso la
manifestazione delle emozioni e dei sentimenti, il mal di schiena ha origine nel nostro
timore di non poter far fronte economicamente alle sfide del futuro, mentre il tanto “odiato”
cancro non è altro che l’odio e la rabbia che inconsciamente riversiamo dentro il nostro
corpo.
A questo punto diventa chiaro che se una persona è malata, deve sì andare dal
medico per curare il sintomo nel corpo, ma deve anche lavorare per guarire il suo malessere
interiore, la causa della manifestazione esteriore.
Proseguendo il discorso nella politica e nell’economia, abbiamo politici completamente
deresponsabilizzati che combinano guai, su guai. Uno accusa l’altro e piano piano destra e
sinistra si avvicinano paurosamente facendo perdere ogni identificazione ideologica,
La responsabilità in questo caso sarebbe non votare più né l’uno né l’altro perché a grandi
passi ci portano sempre di più al punto di non ritorno. Togliere loro pacificamente il
consenso e tornare ad occuparsi della cosa pubblica in prima persona, cominciando dal
territorio in cui si vive, significa essere abili nel dare risposte, in altre parole respons-abili.
La respons-abilità sarebbe non bere più le bugie che quotidianamente ci propinano dalla
grancassa mediatica e cominciare a capire che la causa del nostro paese, della nostra
economia risiede nel modo di emissione del denaro, che genera un debito enorme e che non
potrà mai essere ripianato, qualsiasi sforzo si metta in atto.
Respons-abilità sarebbe capire che questa moneta è la causa del disagio sociale che stiamo
vivendo, che porta le persone all’esasperazione, al suicidio, alla malattia e capire che fino
a quando non la toglieremo dalla nostra vita non ci saranno forze di polizia, medici sufficienti
per arginare i poveri, imalati, gli scontenti, gli arrabbiati.
Se ci pensiamo bene responsabilità non è altro che non farsi trascinare dalla corrente, ma
rimboccarsi le maniche e lavorare al futuro di tutti, ognuno per quello che sa fare. Il
meccanismo della delega è diventato solo delega di potere che più si va avanti, più ci toglie
la capacità di capire, scegliere della nostra vita.
risolto il problema.
Hai mal di schiena? Mal di stomaco? Che problema c’è! prendi un antidolorifico e ti passa
tutto, sopprimo il sintomo e non curo la causa. Un organo funziona male, fegato, cuore, rene
ecc.? nessun problema oggi si cambia in quattroequattrotto e tutto ricomincia da capo; hai il
cancro? Si sterminano le cellule, tra cui moltissime sane, e si va avanti ancora per un po’.
In politica accade lo stesso, ho la situazione del debito e della spesa pubblica incontrollata?
Che ci vuole, basta aumentare le tasse e ridurre i servizi e in un batter di ciglia si rientra nei
parametri. Ho più criminalità e disagio sociale? Aumento le forze dell’ordine e la
repressione.
Anche noi nella nostra vita quotidiana facciamo lo stesso. Non sopportiamo il disagio e
allora cerchiamo di porre rimedio cambiando quello che ci sembra l’elemento dissonante,
moglie, marito, televisore, amante, macchina.
Chissà come mai, dopo un po’ tutto si ripresenta anche in modo più pesante: la malattia, il
debito, la spesa, il disagio sociale, l’insoddisfazione ed il tormento interiore e continuiamo a
sopprimere questi fastidiosi con dosi sempre più massicce di medicine, tasse, polizia,
repressione e nuove donne nuovi uomini, televisori sempre più grandi, per le macchine non
vi preoccupate che ci pensa il governo che per risanare la Fiat di Agnelli e delle banche,
impone di rottamare auto seminuove perché “inquinano” (!!!).
Ma non sarebbe più semplice pensare a sanare la causa? Certo sarebbe più efficace, ma non
è detto che sia una cosa semplice. Perché?
La risposta è in una parola: responsabilità. Noi, i nostri medici, la nostra società, i nostri
politici, la nostra economia, rispecchiano esattamente quello noi siamo in questo momento
storico. Una delle caratteristiche di chi non vuole assumere su di se alcuna responsabilità è
quella di dare sempre la colpa all’esterno e la cosa più immediata, ma purtroppo solo
temporanea, è di sopprimere quello che ai nostri occhi appare come la causa, ma che a ben
vedere è solo il sintomo.
Secondo alcune teorie sempre più accettate anche dal mondo occidentale, non dobbiamo
considerare il nostro corpo scisso dal nostro mondo interiore. In questo modo potremo
capire che tutte le malattie hanno origine da un malessere che prima della sua
manifestazione fisica è interiore: la paura ad esempio è causa del mal di stomaco e della
troppa acidità, i problemi di cuore sono lo specchio della nostra chiusura verso la
manifestazione delle emozioni e dei sentimenti, il mal di schiena ha origine nel nostro
timore di non poter far fronte economicamente alle sfide del futuro, mentre il tanto “odiato”
cancro non è altro che l’odio e la rabbia che inconsciamente riversiamo dentro il nostro
corpo.
A questo punto diventa chiaro che se una persona è malata, deve sì andare dal
medico per curare il sintomo nel corpo, ma deve anche lavorare per guarire il suo malessere
interiore, la causa della manifestazione esteriore.
Proseguendo il discorso nella politica e nell’economia, abbiamo politici completamente
deresponsabilizzati che combinano guai, su guai. Uno accusa l’altro e piano piano destra e
sinistra si avvicinano paurosamente facendo perdere ogni identificazione ideologica,
La responsabilità in questo caso sarebbe non votare più né l’uno né l’altro perché a grandi
passi ci portano sempre di più al punto di non ritorno. Togliere loro pacificamente il
consenso e tornare ad occuparsi della cosa pubblica in prima persona, cominciando dal
territorio in cui si vive, significa essere abili nel dare risposte, in altre parole respons-abili.
La respons-abilità sarebbe non bere più le bugie che quotidianamente ci propinano dalla
grancassa mediatica e cominciare a capire che la causa del nostro paese, della nostra
economia risiede nel modo di emissione del denaro, che genera un debito enorme e che non
potrà mai essere ripianato, qualsiasi sforzo si metta in atto.
Respons-abilità sarebbe capire che questa moneta è la causa del disagio sociale che stiamo
vivendo, che porta le persone all’esasperazione, al suicidio, alla malattia e capire che fino
a quando non la toglieremo dalla nostra vita non ci saranno forze di polizia, medici sufficienti
per arginare i poveri, imalati, gli scontenti, gli arrabbiati.
Se ci pensiamo bene responsabilità non è altro che non farsi trascinare dalla corrente, ma
rimboccarsi le maniche e lavorare al futuro di tutti, ognuno per quello che sa fare. Il
meccanismo della delega è diventato solo delega di potere che più si va avanti, più ci toglie
la capacità di capire, scegliere della nostra vita.
La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano Aldous Huxley
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