dalla Toscana al Ticino, il viaggio della speranza?
Inviato: mercoledì 4 novembre 2020, 9:51
dalla Toscana al Ticino, il viaggio della speranza?
Una fredda mattina di dicembre arriva nel nostro studio una signora dalla Toscana.
La signora mi racconta di sentirsi ormai “invalida” a causa di una importante rigidità diffusa a tutta la schiena, per una limitazione dei movimenti e per una tensione ancora maggiore al collo che sfocia in fortissimi attacchi di nausea e vertigini.
Inoltre da più di un anno soffre di parestesie diffuse a gambe e braccia aggravate da alterazione della sensibilità. Mi rivela di aver subìto il classico “colpo di frusta” diversi anni prima e di essere peggiorata progressivamente mese dopo mese fino ad arrivare a questa situazione.
Qualche settimana prima si erano aggiunte, al suo pessimo stato di salute, una cefalea intensa ed una nevralgia che dalla nuca si irradiava sul viso fino all'occhio. Per quest'ultima si era recata da uno specialista che l'aveva sottoposta a una terapia farmacologica a base di cortisone, ottenendo peraltro risultati poco apprezzabili. Cosi doveva convivere con i suoi disturbi e in più con gli effetti collaterali del farmaco.
Suo figlio,dopo aver parlato con un amico che si era già sottoposto al trattamento, propose alla madre di recarsi nel nostro centro.
Il limite di sopportazione era vicino e sentiva di non aver più nulla da perdere.
Purtroppo ci capita troppo spesso di trovarci di fronte a situazioni cronicizzate ed esasperate.
Durante lo svolgimento del trattamento la signora è rassegnata, senza forze. Conclusa la seduta spiego i possibili disturbi del periodo post trattamento e le sottolineo il fatto di quanto sia importante, soprattutto per la cronicità dei suoi disturbi, la seconda seduta.
Passa il tempo e a febbraio la signora torna con il viso è totalmente cambiato. È sorridente e a fatica riesce a trattenere l'entusiasmo!!!
Mi confida che sarebbe anche potuta non tornare, in quanto, dal giorno successivo al trattamento, aveva iniziato ad avvertire molto meno il blocco a livello della colonna. Cefalea, nausea e vertigini erano diminuite fino praticamente a sparire nell'arco dei 10 giorni successivi.
È stato molto gratificante sapere che la pz sia tornata da noi principalmente per congratularsi di persona e non unicamente per sottoporsi alla seconda seduta.
Nei mesi successivi ci siamo accorti che la signora partecipa attivamente alle discussioni sulla nostra pagina facebook e sul nostro forum. Il suo stato d'animo sofferente e rassegnato ha lasciato il posto ad uno propositivo e colmo di energia. Dedica con grande disponibilità il proprio tempo a chiunque chieda informazioni sul suo percorso prima e dopo il trattamento Atlantomed.
La sua esperienza è stata cosi positiva da essere riuscita a contagiare profondamente me, i miei colleghi ed anche le persone che sono entrate in contatto con lei tramite i social.
Rachele, specialista dell'Atlante
Una fredda mattina di dicembre arriva nel nostro studio una signora dalla Toscana.
La signora mi racconta di sentirsi ormai “invalida” a causa di una importante rigidità diffusa a tutta la schiena, per una limitazione dei movimenti e per una tensione ancora maggiore al collo che sfocia in fortissimi attacchi di nausea e vertigini.
Inoltre da più di un anno soffre di parestesie diffuse a gambe e braccia aggravate da alterazione della sensibilità. Mi rivela di aver subìto il classico “colpo di frusta” diversi anni prima e di essere peggiorata progressivamente mese dopo mese fino ad arrivare a questa situazione.
Qualche settimana prima si erano aggiunte, al suo pessimo stato di salute, una cefalea intensa ed una nevralgia che dalla nuca si irradiava sul viso fino all'occhio. Per quest'ultima si era recata da uno specialista che l'aveva sottoposta a una terapia farmacologica a base di cortisone, ottenendo peraltro risultati poco apprezzabili. Cosi doveva convivere con i suoi disturbi e in più con gli effetti collaterali del farmaco.
Suo figlio,dopo aver parlato con un amico che si era già sottoposto al trattamento, propose alla madre di recarsi nel nostro centro.
Il limite di sopportazione era vicino e sentiva di non aver più nulla da perdere.
Purtroppo ci capita troppo spesso di trovarci di fronte a situazioni cronicizzate ed esasperate.
Durante lo svolgimento del trattamento la signora è rassegnata, senza forze. Conclusa la seduta spiego i possibili disturbi del periodo post trattamento e le sottolineo il fatto di quanto sia importante, soprattutto per la cronicità dei suoi disturbi, la seconda seduta.
Passa il tempo e a febbraio la signora torna con il viso è totalmente cambiato. È sorridente e a fatica riesce a trattenere l'entusiasmo!!!
Mi confida che sarebbe anche potuta non tornare, in quanto, dal giorno successivo al trattamento, aveva iniziato ad avvertire molto meno il blocco a livello della colonna. Cefalea, nausea e vertigini erano diminuite fino praticamente a sparire nell'arco dei 10 giorni successivi.
È stato molto gratificante sapere che la pz sia tornata da noi principalmente per congratularsi di persona e non unicamente per sottoporsi alla seconda seduta.
Nei mesi successivi ci siamo accorti che la signora partecipa attivamente alle discussioni sulla nostra pagina facebook e sul nostro forum. Il suo stato d'animo sofferente e rassegnato ha lasciato il posto ad uno propositivo e colmo di energia. Dedica con grande disponibilità il proprio tempo a chiunque chieda informazioni sul suo percorso prima e dopo il trattamento Atlantomed.
La sua esperienza è stata cosi positiva da essere riuscita a contagiare profondamente me, i miei colleghi ed anche le persone che sono entrate in contatto con lei tramite i social.
Rachele, specialista dell'Atlante