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Domande varie
Domande varie
Salve,
ho letto il vostro sito internet e trovo molto interessante questo metodo, al quale sto pensando di sottopormi. Ci terrei a chiedervi alcune informazioni che non ho trovato nel sito (magari anche per una mia svista o forse perché in alcune domande entro nel dettaglio).
1) Con il metodo di Atlantomed, la vertebra viene riallineata. Non è possibile che, invece di riallinearsi, la vertebra si sposti maggiormente dalla giusta posizione? Se così fosse, come mai? (credo di non aver ben compreso l’approccio terapeutico)
2) Come mai tramite risonanza magnetica non è possibile ottenere una buona visualizzazione della posizione della vertebra in modo da poter dire se è allineata o meno?
3) Ammettiamo che per tutta la vita io abbia avuto l’atlante disallineato. Il mio corpo si è adattato, in questi anni, ed ha trovato un suo equilibrio. Riallineando l’atlante tutto d’un colpo questo equilibrio viene scombussolato. È possibile che questo provochi degli effetti negativi (intesi come duraturi, non solo dolori durante la “crisi di guarigione”)? Per intenderci, parlo di peggioramenti di uno o più problemi o sopraggiungere di dolori che prima non c’erano.
4) Ho letto sullo studio effettuato che una minoranza ha subito un peggioramento dopo aver effettuato il riallineamento.
a. Si sa qualcosa in più riguardo a queste persone? (es. i problemi si sono in seguito risolti? Hanno scoperto che i problemi erano dovuti ad altri fattori?)
b. Leggendo alcune testimonianze, alcuni sembrano peggioramenti anche piuttosto gravi (per es. vertigini tanto da faticare a camminare, innalzamento della pressione, forti acufeni) e protratti per lunghi periodi (alcuni non si sono ancora risolti). Penso sia normale, nonostante le persone in questione siano una minoranza, essere un po’ spaventati leggendo ciò. Per questo vorrei chiedere un aiuto per come leggere queste testimonianze e i risultati dello studio, dal suo punto di vista.
c. Sempre riguardo a questo argomento, nel caso dovesse succedere un peggioramento, Atlantomed si impegna ad approfondire la situazione con il cliente ed eventualmente il medico curante per esempio per dubbi, scambio di idee, rassicurazioni, in modo da aiutare la persona a capire come comportarsi, a chi rivolgersi per ulteriori accertamenti o comunque per trovare la via da seguire per stare meglio?
Vi ringrazio per la disponibilità e la pazienza,
Saluti cordiali
Laura
PS: vorrei sottolineare che il mio intento non è quello di mettere in dubbio il vostro metodo, semplicemente vorrei chiarirmi tutti i dubbi in modo da essere tranquilla e pronta per il trattamento. Grazie ancora.
ho letto il vostro sito internet e trovo molto interessante questo metodo, al quale sto pensando di sottopormi. Ci terrei a chiedervi alcune informazioni che non ho trovato nel sito (magari anche per una mia svista o forse perché in alcune domande entro nel dettaglio).
1) Con il metodo di Atlantomed, la vertebra viene riallineata. Non è possibile che, invece di riallinearsi, la vertebra si sposti maggiormente dalla giusta posizione? Se così fosse, come mai? (credo di non aver ben compreso l’approccio terapeutico)
2) Come mai tramite risonanza magnetica non è possibile ottenere una buona visualizzazione della posizione della vertebra in modo da poter dire se è allineata o meno?
3) Ammettiamo che per tutta la vita io abbia avuto l’atlante disallineato. Il mio corpo si è adattato, in questi anni, ed ha trovato un suo equilibrio. Riallineando l’atlante tutto d’un colpo questo equilibrio viene scombussolato. È possibile che questo provochi degli effetti negativi (intesi come duraturi, non solo dolori durante la “crisi di guarigione”)? Per intenderci, parlo di peggioramenti di uno o più problemi o sopraggiungere di dolori che prima non c’erano.
4) Ho letto sullo studio effettuato che una minoranza ha subito un peggioramento dopo aver effettuato il riallineamento.
a. Si sa qualcosa in più riguardo a queste persone? (es. i problemi si sono in seguito risolti? Hanno scoperto che i problemi erano dovuti ad altri fattori?)
b. Leggendo alcune testimonianze, alcuni sembrano peggioramenti anche piuttosto gravi (per es. vertigini tanto da faticare a camminare, innalzamento della pressione, forti acufeni) e protratti per lunghi periodi (alcuni non si sono ancora risolti). Penso sia normale, nonostante le persone in questione siano una minoranza, essere un po’ spaventati leggendo ciò. Per questo vorrei chiedere un aiuto per come leggere queste testimonianze e i risultati dello studio, dal suo punto di vista.
c. Sempre riguardo a questo argomento, nel caso dovesse succedere un peggioramento, Atlantomed si impegna ad approfondire la situazione con il cliente ed eventualmente il medico curante per esempio per dubbi, scambio di idee, rassicurazioni, in modo da aiutare la persona a capire come comportarsi, a chi rivolgersi per ulteriori accertamenti o comunque per trovare la via da seguire per stare meglio?
Vi ringrazio per la disponibilità e la pazienza,
Saluti cordiali
Laura
PS: vorrei sottolineare che il mio intento non è quello di mettere in dubbio il vostro metodo, semplicemente vorrei chiarirmi tutti i dubbi in modo da essere tranquilla e pronta per il trattamento. Grazie ancora.
Re: Risposa a "Domande varie"
Buon Giorno Laura,
sono Andrea, il responsabile del Centro di Chiasso, in Ticino (Svizzera)
Parta dal presupposto che gli Atlantomednici del centro da cui Le rispondo non sono dei medici ma dei Dott.ri in Fisioterapia, con una specializzazione nella Tecnica di correzione della prima vertebra cervicale, l'Atlante. Partendo da questi presupposti cercherò in breve di rispondere alle sue domande:
1 ) in realtà è più facile comprendere il nostro lavoro partendo dal presupposto che lo stesso parte da una valutazione posturale palpatoria. Dopo di che, se in presenza di un disequilibrio accertato, sarà possibile procedere. La seduta si divide in 2 fasi proprio per accertare che tutto sia andato a buon fine e che l'Atlante sia rimasto la dove fisiologicamente dovrebbe essere. Solo allora sarà possibile comprendere, in base a quanto verrà verificato, se la C1 era effettivamente “bloccata”in una posizione scorretta ( per es. per un fatto traumatico) o se le ragioni del disallineamento sono di altra natura (per es. Una malocclusione dentale, una lassità legamentosa...), e quindi NON risolvibile con il trattamento a causa di una instabilità che, nel tempo, continuerebbe a riportare la C1 in posizione scorretta.
2 ) per la stessa ragione per cui non si può volare con una “locomotiva”
3 ) il nostro corpo ha una incredibile capacità di adattamento. Lo sa la medicina, l'ortopedico, il fisioterapista, lo gnatologo, il posturologo, l'osteopata e di conseguenza anche noi in Atlantomed. Questo non vuol dire che sia semplice ed indolore, ma il corpo si adatta e se questo adattamento viene, dallo stesso, percepito come una situazione di cui approfittare per “funzionare meglio”, il nostro corpo se ne appropria e reagisce.
4 ) oggi si legge di tutto, dappertutto e spesso, chi pubblica, lo fa con troppa semplicità e superficialità. In realtà, per noi di Atlantomed, quasi sempre, si tratta o di persone che “credevano nel miracolo” (...e per carità, come biasimarle – c'è chi convive con sintomatologie spaventose, magari costrette ad imbottirsi di psicofarmaci per poter convivere con i loro sintomi...). Come per tutte le cose si tratta di essere nella condizione mentale di vedere un bicchiere “mezzo pieno” invece che “mezzo vuoto”.
Noi di Atlantomed chiediamo a tutti, dico tutti, di tenerci aggiornati, di contattarci in qualunque modo e momento pensino di avere un dubbio o domande, sia che stiano bene sia che non. Di quella “minoranza”, a cui Lei fa riferimento, una gran parte vengono da noi in condizioni tali, con patologie degenerative che di per se giustificano ampiamente i loro sintomi, per cui anche in presenza si un evidente disallineamento non è per loro auspicabile imputare tali disturbi ad un problema posturale del tratto cervicale. Un problema può essere accettare lo stato delle cose (che non vuol dire smettere di reagire e smettere di cercare la risoluzione del problema). Spesso, queste persone ( dobbiamo ahimè immaginare una sofferenza fisica e mentale allo stremo delle forze – anche il più piccolo dei disturbi, se costantemente presente e da lungo tempo, può minare l'equilibrio psicofisico di un qualunque essere umano ), non accettano il fatto che “nessuno” riesca a guarirle. Ed, ancor peggio, è quando “qualcuno”, incapace di guarire le cause dei loro disturbi e delle loro sofferenze, li colpevolizza per essersi rivolti ad un metodo “alternativo”, facendogli credere che il disturbo è peggiorato a causa di questa loro errata scelta, e non ad un ovvio decorso di una “malattia” non curata o curata male...quando sarebbe molto più semplice ammettere i propri “limiti” e con una sufficiente dose di onestà intellettuale, rivolgersi a colleghi, professionisti, alla ricerca di una soluzione. Noi facciamo “un” solo lavoro, per noi semplice e mirato, con tutta l'umiltà che ci è consentita e che l'intelletto e la coscienza ci suggeriscono. Da noi si viene per un problema posturale. Il nostro lavoro consiste fondamentalmente in questo, semplice, naturale, ovvio ragionamento: se costringiamo il nostro corpo ad un “surplus” di lavoro per stare dritto e vincere la forza di gravità, oltre a cercare di compensare l'evidente problema “meccanico”, lo stesso sarà costretto a togliere energie ed attenzioni a molte altre cose. Il nostro è un “piccolo” aiuto che, in molti casi, ci è parso di osservare possa essere stato di grande aiuto a ristabilire un buon funzionamento ed equilibrio psicofisico.
Negli anni, chi si e affidato a noi venendoci a trovare per cercare di risolvere un problema “posturale” e comprendendo così la vera natura del nostro lavoro, ha sempre beneficiato di almeno un fatto indiscutibile e, per loro stessa ammissione e stupore, sempre tangibile: nella seduta di controllo ci raccontano di avere acquisito, nei mesi successivi al riallineamento, la consapevolezza di vivere supportati da una nuova postura. Questo risultato, che non smette mai di stupirci come fosse la prima volta, con un “singolo” trattamento, ci regala davvero una grande soddisfazione. Le lascio immaginare quanto possa essere “incredibilmente” gratificante tutto il resto.
Spero che queste mie parole possano in un qual modo, se non altro, averLe fatto comprendere la natura di quanto, in un Centro Atlantomed, cerchiamo di fare per i nostri clienti.
Cordialmente,
il Responsabile: Andrea Agostinone
sono Andrea, il responsabile del Centro di Chiasso, in Ticino (Svizzera)
Parta dal presupposto che gli Atlantomednici del centro da cui Le rispondo non sono dei medici ma dei Dott.ri in Fisioterapia, con una specializzazione nella Tecnica di correzione della prima vertebra cervicale, l'Atlante. Partendo da questi presupposti cercherò in breve di rispondere alle sue domande:
1 ) in realtà è più facile comprendere il nostro lavoro partendo dal presupposto che lo stesso parte da una valutazione posturale palpatoria. Dopo di che, se in presenza di un disequilibrio accertato, sarà possibile procedere. La seduta si divide in 2 fasi proprio per accertare che tutto sia andato a buon fine e che l'Atlante sia rimasto la dove fisiologicamente dovrebbe essere. Solo allora sarà possibile comprendere, in base a quanto verrà verificato, se la C1 era effettivamente “bloccata”in una posizione scorretta ( per es. per un fatto traumatico) o se le ragioni del disallineamento sono di altra natura (per es. Una malocclusione dentale, una lassità legamentosa...), e quindi NON risolvibile con il trattamento a causa di una instabilità che, nel tempo, continuerebbe a riportare la C1 in posizione scorretta.
2 ) per la stessa ragione per cui non si può volare con una “locomotiva”
3 ) il nostro corpo ha una incredibile capacità di adattamento. Lo sa la medicina, l'ortopedico, il fisioterapista, lo gnatologo, il posturologo, l'osteopata e di conseguenza anche noi in Atlantomed. Questo non vuol dire che sia semplice ed indolore, ma il corpo si adatta e se questo adattamento viene, dallo stesso, percepito come una situazione di cui approfittare per “funzionare meglio”, il nostro corpo se ne appropria e reagisce.
4 ) oggi si legge di tutto, dappertutto e spesso, chi pubblica, lo fa con troppa semplicità e superficialità. In realtà, per noi di Atlantomed, quasi sempre, si tratta o di persone che “credevano nel miracolo” (...e per carità, come biasimarle – c'è chi convive con sintomatologie spaventose, magari costrette ad imbottirsi di psicofarmaci per poter convivere con i loro sintomi...). Come per tutte le cose si tratta di essere nella condizione mentale di vedere un bicchiere “mezzo pieno” invece che “mezzo vuoto”.
Noi di Atlantomed chiediamo a tutti, dico tutti, di tenerci aggiornati, di contattarci in qualunque modo e momento pensino di avere un dubbio o domande, sia che stiano bene sia che non. Di quella “minoranza”, a cui Lei fa riferimento, una gran parte vengono da noi in condizioni tali, con patologie degenerative che di per se giustificano ampiamente i loro sintomi, per cui anche in presenza si un evidente disallineamento non è per loro auspicabile imputare tali disturbi ad un problema posturale del tratto cervicale. Un problema può essere accettare lo stato delle cose (che non vuol dire smettere di reagire e smettere di cercare la risoluzione del problema). Spesso, queste persone ( dobbiamo ahimè immaginare una sofferenza fisica e mentale allo stremo delle forze – anche il più piccolo dei disturbi, se costantemente presente e da lungo tempo, può minare l'equilibrio psicofisico di un qualunque essere umano ), non accettano il fatto che “nessuno” riesca a guarirle. Ed, ancor peggio, è quando “qualcuno”, incapace di guarire le cause dei loro disturbi e delle loro sofferenze, li colpevolizza per essersi rivolti ad un metodo “alternativo”, facendogli credere che il disturbo è peggiorato a causa di questa loro errata scelta, e non ad un ovvio decorso di una “malattia” non curata o curata male...quando sarebbe molto più semplice ammettere i propri “limiti” e con una sufficiente dose di onestà intellettuale, rivolgersi a colleghi, professionisti, alla ricerca di una soluzione. Noi facciamo “un” solo lavoro, per noi semplice e mirato, con tutta l'umiltà che ci è consentita e che l'intelletto e la coscienza ci suggeriscono. Da noi si viene per un problema posturale. Il nostro lavoro consiste fondamentalmente in questo, semplice, naturale, ovvio ragionamento: se costringiamo il nostro corpo ad un “surplus” di lavoro per stare dritto e vincere la forza di gravità, oltre a cercare di compensare l'evidente problema “meccanico”, lo stesso sarà costretto a togliere energie ed attenzioni a molte altre cose. Il nostro è un “piccolo” aiuto che, in molti casi, ci è parso di osservare possa essere stato di grande aiuto a ristabilire un buon funzionamento ed equilibrio psicofisico.
Negli anni, chi si e affidato a noi venendoci a trovare per cercare di risolvere un problema “posturale” e comprendendo così la vera natura del nostro lavoro, ha sempre beneficiato di almeno un fatto indiscutibile e, per loro stessa ammissione e stupore, sempre tangibile: nella seduta di controllo ci raccontano di avere acquisito, nei mesi successivi al riallineamento, la consapevolezza di vivere supportati da una nuova postura. Questo risultato, che non smette mai di stupirci come fosse la prima volta, con un “singolo” trattamento, ci regala davvero una grande soddisfazione. Le lascio immaginare quanto possa essere “incredibilmente” gratificante tutto il resto.
Spero che queste mie parole possano in un qual modo, se non altro, averLe fatto comprendere la natura di quanto, in un Centro Atlantomed, cerchiamo di fare per i nostri clienti.
Cordialmente,
il Responsabile: Andrea Agostinone
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Punto 2
Precisazione sul punto 2
Anche se in effetti un apparecchio per la risonaza pesa come una locomotiva, i motivi per cui una risonanza non è indicata per verificare la posizione dell'atlante sono i seguenti:
- la risonanza permette di vedere le parti molli del corpo ma non le ossa (che quindi sono nere in una risonanza)
siccome a noi interessa proprio l'osso e non quello che sta intorno....
- la tomografia si esegue "tagliando" il corpo dall'altro in basso (quindi verticalmente) dal davanti o di lato. L'atlante e la sua rotazione sono sull'asse orizzontale quindi da destra a sinistra del corpo.
È come cercare di vedere dove dove stai andando con la macchina ruotando la testa per guardare fuori dal finestrino di lato: direzione sbagliata!
Anche se in effetti un apparecchio per la risonaza pesa come una locomotiva, i motivi per cui una risonanza non è indicata per verificare la posizione dell'atlante sono i seguenti:
- la risonanza permette di vedere le parti molli del corpo ma non le ossa (che quindi sono nere in una risonanza)
siccome a noi interessa proprio l'osso e non quello che sta intorno....
- la tomografia si esegue "tagliando" il corpo dall'altro in basso (quindi verticalmente) dal davanti o di lato. L'atlante e la sua rotazione sono sull'asse orizzontale quindi da destra a sinistra del corpo.
È come cercare di vedere dove dove stai andando con la macchina ruotando la testa per guardare fuori dal finestrino di lato: direzione sbagliata!
La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano Aldous Huxley
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