Francia: il 50% dei farmaci è inutile, il 20% nocivo
Inviato: lunedì 10 dicembre 2012, 11:25
Una notizia che potrebbe far tremare il mercato dell'industria farmaceutica, che com'è noto è uno dei più floridi al mondo, insieme a quello degli armamenti.
Due eminenti ricercatori francesi, Bernard Debré ed Philippe Evèn, del celebre Necker Institute, hanno annunciato i risultati di un'approfondita ricerca, pubblicati sui quotidiani "Le Monde" e "Le Nouvel Observateur" secondo i quali almeno il 50% dei farmaci non sarebbe di alcuna utilità e, anzi, in parte risulterebbero addirittura dannosi.
I due professori francesi hanno eseguito una serie di test su circa 4.000 medicinali, ed hanno in seguito chiamato in causa le case produttrici, accusandole di continuare a commerciare farmaci inutili e dannosi a spese del sistema sanitario nazionale francese, e non solo, e a spese quindi dei citadini-contribuenti.
Il frutto delle ricerche di Debrè ed Even è riunito in una documentazione di circa 900 pagine, intitolata "Guide to the 4.000 useful, useless or dangerous medicines", nella quale sono annotate tutte le fasi della ricerca in questione, con effetti collaterali, rischi, e costi dei medicinali oggi sul mercato.
Da un database di 20mila citazioni di ricerche internazionali, pubblicamente consultabili presso l’Istituto Necker, il libro accusa senza mezze misure le Industrie Farmaceutiche che ad unconsumo di farmaci sempre maggiore: almeno il 50% dei farmaci oggi venduti è inutile, il 20% sarebbe mal tolerato in genere dall'organismo umano, e il 5% è considerato addirittura estremamente dannoso, specialmente le medicine per la cura del colesterolo.
Nella lista dei 58 medicinali pericolosi per la salute sono inclusi gli antinfiammatori e i farmaci per patologie dell’apparato cardiovascolare, per il diabete, l'osteoporosi, la dipendenza da nicotina, crampi muscolari e contraccettivi.
Una nota paradossale è quella che afferma come il 75% di tali medicinali, almeno in Francia siano deducibili dalle tasse, ciò significa che ogni anno si sprecano in media almeno 15 miliardi di euro.
Even e Debré affermano che se si eliminassero le medicine inutili e perisolose, lo Stato francese risparmierebbe svariate centinaia di milioni di euro da reinvestire in finanziamenti pubblici, a parte il fatto che migliorerebbe la vita di almeno 20mila persone che ogni anno muoiono a causa di farmaci.
Due eminenti ricercatori francesi, Bernard Debré ed Philippe Evèn, del celebre Necker Institute, hanno annunciato i risultati di un'approfondita ricerca, pubblicati sui quotidiani "Le Monde" e "Le Nouvel Observateur" secondo i quali almeno il 50% dei farmaci non sarebbe di alcuna utilità e, anzi, in parte risulterebbero addirittura dannosi.
I due professori francesi hanno eseguito una serie di test su circa 4.000 medicinali, ed hanno in seguito chiamato in causa le case produttrici, accusandole di continuare a commerciare farmaci inutili e dannosi a spese del sistema sanitario nazionale francese, e non solo, e a spese quindi dei citadini-contribuenti.
Il frutto delle ricerche di Debrè ed Even è riunito in una documentazione di circa 900 pagine, intitolata "Guide to the 4.000 useful, useless or dangerous medicines", nella quale sono annotate tutte le fasi della ricerca in questione, con effetti collaterali, rischi, e costi dei medicinali oggi sul mercato.
Da un database di 20mila citazioni di ricerche internazionali, pubblicamente consultabili presso l’Istituto Necker, il libro accusa senza mezze misure le Industrie Farmaceutiche che ad unconsumo di farmaci sempre maggiore: almeno il 50% dei farmaci oggi venduti è inutile, il 20% sarebbe mal tolerato in genere dall'organismo umano, e il 5% è considerato addirittura estremamente dannoso, specialmente le medicine per la cura del colesterolo.
Nella lista dei 58 medicinali pericolosi per la salute sono inclusi gli antinfiammatori e i farmaci per patologie dell’apparato cardiovascolare, per il diabete, l'osteoporosi, la dipendenza da nicotina, crampi muscolari e contraccettivi.
Una nota paradossale è quella che afferma come il 75% di tali medicinali, almeno in Francia siano deducibili dalle tasse, ciò significa che ogni anno si sprecano in media almeno 15 miliardi di euro.
Even e Debré affermano che se si eliminassero le medicine inutili e perisolose, lo Stato francese risparmierebbe svariate centinaia di milioni di euro da reinvestire in finanziamenti pubblici, a parte il fatto che migliorerebbe la vita di almeno 20mila persone che ogni anno muoiono a causa di farmaci.