La corsa e dolore al ginocchio? Un brutto connubio
Inviato: martedì 9 marzo 2021, 14:29
La corsa e il dolore al ginocchio?
Un brutto connubio
Francesco è un'uomo di 30 anni che, come molti, ha la passione del running.
La forza di volontà, gli allenamenti costanti, e tanto sudore sono i suoi punti di forza ma, da qualche tempo, prova un forte dolore al ginocchio destro che lo limita molto nei suoi allenamenti.
Non vuole smettere di correre perché, quella che prima era “solo” una passione, ora è diventata uno stile di vita.
Ma torniamo indietro di qualche tempo
Francesco 6 mesi fa, durante un allenamento, avverte una fitta incredibile al ginocchio.
Decide di eseguire una serie di visite e di test per valutare e contrastare questo problema.
Dopo alcuni esami hanno optato per delle infiltrazioni di cortisone e un po di riposo.
Passato il tempo deciso con il suo medico Francesco è pronto a riprendere, con molta moderazione, la pratica del suo hobby.
Già alle prime uscite però si accorge che qualcosa non va.
Prova anche con scarpe diverse ma niente, dopo pochi km il dolore si riacutizza e questo non è un buon presagio.
Francesco arriva da noi
Lo sfogo con un amico, già nostro paziente, gli fa conoscere il trattamento Atlantomed così decide cosi di affrontare il suo problema con un approccio diverso, fuori dai soliti schemi.
Una volta arrivato abbiamo fatto un breve colloquio per poi passare alla valutazione e alle fotografie posturali.
Ha il capo leggermente inclinato, il bacino ruotato e un errato appoggio del piede che lo porta a sovraccaricare un arto rispetto all'altro. Sembra che il corpo stia cercando di compensare un qualche squilibrio funzionale.
Dopo aver terminato la fase preparatoria, rilasciando in profondità tutta la muscolatura partendo dalla lombare arrivando al rachide cervicale grazie agli strumenti Atlantovib4, rivaluto l'atlante e la conferma del disallineamento c'è.
Una volta eseguita la correzione dell'Atlante rifaccio le foto posturali e da subito si nota una grande differenza.
Il bacino ora è quasi del tutto in asse, il piede appoggia correttamente e il peso del corpo è distribuito equamente su entrambe le gambe.
Dopo qualche giorno Francesco è tornato ad allenarsi e in poco tempo è tornato alla forma fisica che aveva perso.
Ha detto che tornerà per la seconda seduta ma ora, a 3 mesi dal trattamento, si sta preparando per la mezza maratona di Sanremo e ogni momento libero dal lavoro lo utilizza allenandosi come mai prima dato che il dolore è del tutto sparito.
Inoltre grazie al trattamento sta incrementando le sue prestazioni e i recuperi sono molto più veloci.
In bocca al lupo Francesco
Rachele, specialista dell'Atlante
Un brutto connubio
Francesco è un'uomo di 30 anni che, come molti, ha la passione del running.
La forza di volontà, gli allenamenti costanti, e tanto sudore sono i suoi punti di forza ma, da qualche tempo, prova un forte dolore al ginocchio destro che lo limita molto nei suoi allenamenti.
Non vuole smettere di correre perché, quella che prima era “solo” una passione, ora è diventata uno stile di vita.
Ma torniamo indietro di qualche tempo
Francesco 6 mesi fa, durante un allenamento, avverte una fitta incredibile al ginocchio.
Decide di eseguire una serie di visite e di test per valutare e contrastare questo problema.
Dopo alcuni esami hanno optato per delle infiltrazioni di cortisone e un po di riposo.
Passato il tempo deciso con il suo medico Francesco è pronto a riprendere, con molta moderazione, la pratica del suo hobby.
Già alle prime uscite però si accorge che qualcosa non va.
Prova anche con scarpe diverse ma niente, dopo pochi km il dolore si riacutizza e questo non è un buon presagio.
Francesco arriva da noi
Lo sfogo con un amico, già nostro paziente, gli fa conoscere il trattamento Atlantomed così decide cosi di affrontare il suo problema con un approccio diverso, fuori dai soliti schemi.
Una volta arrivato abbiamo fatto un breve colloquio per poi passare alla valutazione e alle fotografie posturali.
Ha il capo leggermente inclinato, il bacino ruotato e un errato appoggio del piede che lo porta a sovraccaricare un arto rispetto all'altro. Sembra che il corpo stia cercando di compensare un qualche squilibrio funzionale.
Dopo aver terminato la fase preparatoria, rilasciando in profondità tutta la muscolatura partendo dalla lombare arrivando al rachide cervicale grazie agli strumenti Atlantovib4, rivaluto l'atlante e la conferma del disallineamento c'è.
Una volta eseguita la correzione dell'Atlante rifaccio le foto posturali e da subito si nota una grande differenza.
Il bacino ora è quasi del tutto in asse, il piede appoggia correttamente e il peso del corpo è distribuito equamente su entrambe le gambe.
Dopo qualche giorno Francesco è tornato ad allenarsi e in poco tempo è tornato alla forma fisica che aveva perso.
Ha detto che tornerà per la seconda seduta ma ora, a 3 mesi dal trattamento, si sta preparando per la mezza maratona di Sanremo e ogni momento libero dal lavoro lo utilizza allenandosi come mai prima dato che il dolore è del tutto sparito.
Inoltre grazie al trattamento sta incrementando le sue prestazioni e i recuperi sono molto più veloci.
In bocca al lupo Francesco
Rachele, specialista dell'Atlante