Pet therapy
Inviato: lunedì 7 settembre 2020, 11:04
Pet therapy
Gli animali vengono utilizzati da parte dell'uomo praticamente da sempre per poter per eseguire i lavori più duri ma, da qualche decennio, hanno trovato un posto anche nell'ambito delle cure.
Negli ultimi anni se ne sente parlare molto e questa terapia sta trovando sempre più estimatori dentro e fuori dalle strutture sanitarie: stiamo parlando della pet therapy..
Il temine Pet therapy è stato coniato dallo psichiatra americano Boris Levinson che, a seguito di alcuni studi eseguiti negli anni '60, ha potuto osservare i benefici ottenuti nei pazienti sottoposti a terapie di vario genere che erano coadiuvati da un animale da affezione.
La predisposizione di un animale a donare se stesso senza remore, a non giudicare chi si trova di fronte e a vivere un rapporto senza pregiudizi, aiuta i pazienti ad aprirsi, a socializzare e aumenta la loro autostima. In senso pratico in compagnia di un animale le ansie si ridimensionano così come le paure e il battito cardiaco rallenta, questo facendo ottenere un benessere psicofisico a chi segue questa “terapia accompagnatoria”.
Chiunque abbia un animale da compagnia, senza peraltro rendersene conto, si sottopone a sessioni di pet therapy. La sensazione di sollievo, consolazione e appoggio che si prova ogni volta che si interagisce con il proprio animale è appurata e si consolida sempre più con il passare del tempo.
Esatto, ho parlato di interazione! Perché con i nostri animali ci parliamo, discutiamo, ci confidiamo e con loro piangiamo. Un rapporto diverso di quello che si instaura tra essere umani proprio perché si ha la consapevolezza di non essere in alcun modo giudicati, compatiti o derisi, rendendo così molto più semplice abbandonare quelle barriere che normalmente vengono innalzate nelle relazioni interpersonali.
Proprio seguendo questo principio, la pet therapy, viene sempre più spesso utilizzata con chi è più vulnerabile come bambini, persone con disabilità o anziani. Il rapporto di empatia che si instaura tra l'animale e il malato aiuta i degenti durante i decorsi terapeutici ai quali sono sottoposti e, grazie agli stimoli positivi che genera, fanno affrontare con maggior ottimismo e positività la malattia e il ricovero.
Ecco il mio personale terapista, pubblicate il vostro
Gli animali vengono utilizzati da parte dell'uomo praticamente da sempre per poter per eseguire i lavori più duri ma, da qualche decennio, hanno trovato un posto anche nell'ambito delle cure.
Negli ultimi anni se ne sente parlare molto e questa terapia sta trovando sempre più estimatori dentro e fuori dalle strutture sanitarie: stiamo parlando della pet therapy..
Il temine Pet therapy è stato coniato dallo psichiatra americano Boris Levinson che, a seguito di alcuni studi eseguiti negli anni '60, ha potuto osservare i benefici ottenuti nei pazienti sottoposti a terapie di vario genere che erano coadiuvati da un animale da affezione.
La predisposizione di un animale a donare se stesso senza remore, a non giudicare chi si trova di fronte e a vivere un rapporto senza pregiudizi, aiuta i pazienti ad aprirsi, a socializzare e aumenta la loro autostima. In senso pratico in compagnia di un animale le ansie si ridimensionano così come le paure e il battito cardiaco rallenta, questo facendo ottenere un benessere psicofisico a chi segue questa “terapia accompagnatoria”.
Chiunque abbia un animale da compagnia, senza peraltro rendersene conto, si sottopone a sessioni di pet therapy. La sensazione di sollievo, consolazione e appoggio che si prova ogni volta che si interagisce con il proprio animale è appurata e si consolida sempre più con il passare del tempo.
Esatto, ho parlato di interazione! Perché con i nostri animali ci parliamo, discutiamo, ci confidiamo e con loro piangiamo. Un rapporto diverso di quello che si instaura tra essere umani proprio perché si ha la consapevolezza di non essere in alcun modo giudicati, compatiti o derisi, rendendo così molto più semplice abbandonare quelle barriere che normalmente vengono innalzate nelle relazioni interpersonali.
Proprio seguendo questo principio, la pet therapy, viene sempre più spesso utilizzata con chi è più vulnerabile come bambini, persone con disabilità o anziani. Il rapporto di empatia che si instaura tra l'animale e il malato aiuta i degenti durante i decorsi terapeutici ai quali sono sottoposti e, grazie agli stimoli positivi che genera, fanno affrontare con maggior ottimismo e positività la malattia e il ricovero.
Ecco il mio personale terapista, pubblicate il vostro