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Presenza di MERCURIO in farmaci e creme sbiancanti
Regole del forum
Sei libero di rimanere sofferente, sei libero di essere malato, sei libero di farti curare come preferisci, sei libero di rovinarti con i farmaci, sei libero di credere a chi vuoi, sei anche libero di farti infinocchiare, sei libero di collezionare tutte le malattie che vuoi, sei libero di rovinarti come preferisci, sei anche libero di rimanere ignorante sul come funzionano le cose. Ma per favore...
...dopo esserti preso tutte le libertà che volevi, non venire in questo forum a scrivere le solite sciocchezze, basate su preconcetti e pregiudizi, solo per il fatto che non seguiamo la corrente e la pensiamo in modo differente.
Sei un essere libero… sei libero di scegliere se far spiccare il volo ai tuoi ragionamenti o tenere le tue idee intrappolate in una scatola.
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Presenza di MERCURIO in farmaci e creme sbiancanti
Le creme ad azione sbiancante possono essere pericolose: contengono una combinazione di ingredienti quali il mercurio, che è una sostanza velenosa, e i farmaci del cortisone, usati con finalità estetiche improprie. Molto spesso sono prodotti illegali che entrano in Italia e vengono distribuiti come cosmetici. I rischi sono numerosi, dalle conseguenze per la pelle a quelle per l’intero organismo. L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi dall’Agenzia italiana del farmaco e ora Codici chiede di conoscere l’elenco delle marche interessate dai sequestri.
L’Aifa ha sottolineato che i prodotti usati per lo sbiancamento della pelle “sono disparati, contengono una grande varietà di principi attivi, spesso associati tra loro, e vengono presentati per lo più in forma di creme che, in diversi stati extraeuropei, sono distribuite come cosmetici oppure vendute attraverso canali non regolati dalle norme sanitarie e che, non di rado, entrano a far parte di commerci decisamente illegali”. Fra le sostanze che apportano attività sbiancante ci sono quelle pericolose, come il mercurio, e altre che vengono regolarmente usate come ingredienti di farmaci dermatologici: “Tra queste ultime, sono molto utilizzati per la loro capacità di ridurre la pigmentazione cutanea e, quindi, con finalità estetiche improprie e pericolose, i farmaci appartenenti alla famiglia del cortisone e, soprattutto, quelli a lunga durata d’azione ed elevata potenza quali il clobetasolo o il betametasone – spiega l’Agenzia – Nel nostro paese e in tutta l’unione europea, questi medicinali sono prodotti e commercializzati nel rispetto delle rigorose regole comunitarie dettate a difesa dei cittadini. Le creme sbiancanti introdotte illecitamente in Italia, invece, pur contendo corticosteroidi o altri componenti pericolosi non sono registrate come medicinali nei paesi di provenienza, ma sono generalmente vendute ed acquistate come semplici cosmetici o prodotti di libera vendita”.
I controlli fatti alle dogane e dagli uffici della sanità transfrontaliera hanno messo in evidenza che la diffusione di creme sbiancanti è andata crescendo anche in Italia: nei bagagli dei passeggeri, o nei carichi di merce, sono stati trovati non solo medicinali regolarmente autorizzati ma anche copie contraffatte o prodotti illegali le cui confezioni recano nomi che imitano i marchi commerciali di creme fabbricate in Italia e riportano la dicitura “prodotto italiano”. Sono creme pericolose, sottolinea l’Aifa, perché se usate in modo improprio possono causare danni rilevanti non solo a livello cutaneo (quali iperpigmentazione, ipertricosi o comparsa di strie cutanee simili a smagliature) ma anche a carico dell’intero organismo (quali diabete, ipertensione arteriosa o malfunzionamento dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene).
Una vicenda che allarma il Codici, che sottolinea: “L’Aifa ha pubblicato i principi attivi dannosi, che ricordiamo essere il mercurio, notoriamente velenoso, ma anche le sostanze regolarmente autorizzate come ingredienti di medicinali dermatologici, appartenenti alla famiglia del cortisone e, soprattutto, quelli a lunga durata, quali il clobetasolo o il betametasone. Queste ultime sostanze sono regolari se prodotte e commercializzate nell’Unione Europea nel rispetto delle regole comunitarie, ma in diversi stati extraeuropei, se vengono inserite in cosmetici venduti attraverso canali non regolati da norme sanitarie, possono diventare illegali e quindi pericolose per la salute”. L’associazione chiede a questo punto che siano rese note le marche dei prodotti pericolosi ritirati dal mercato.
“Bene la pubblicazione dei principi che possono risultare dannosi per i cittadini – commenta Ivano Giacomelli, segretario nazionale del Codici – ma mancano del tutto le marche dei prodotti ritirati e considerati pericolosi per i cittadini. La vera tutela del consumatore passa innanzitutto per una buona e chiara informazione. I cittadini devono poter essere a conoscenza delle marche, contraffatte o meno, che risultano pericolose per la loro salute. L’associazione monitorerà lo svolgersi della vicenda e se necessario avvierà le eventuali azioni legali in merito”.
Fonte: https://sanainformazione.blogspot.it/20 ... curio.html
L’Aifa ha sottolineato che i prodotti usati per lo sbiancamento della pelle “sono disparati, contengono una grande varietà di principi attivi, spesso associati tra loro, e vengono presentati per lo più in forma di creme che, in diversi stati extraeuropei, sono distribuite come cosmetici oppure vendute attraverso canali non regolati dalle norme sanitarie e che, non di rado, entrano a far parte di commerci decisamente illegali”. Fra le sostanze che apportano attività sbiancante ci sono quelle pericolose, come il mercurio, e altre che vengono regolarmente usate come ingredienti di farmaci dermatologici: “Tra queste ultime, sono molto utilizzati per la loro capacità di ridurre la pigmentazione cutanea e, quindi, con finalità estetiche improprie e pericolose, i farmaci appartenenti alla famiglia del cortisone e, soprattutto, quelli a lunga durata d’azione ed elevata potenza quali il clobetasolo o il betametasone – spiega l’Agenzia – Nel nostro paese e in tutta l’unione europea, questi medicinali sono prodotti e commercializzati nel rispetto delle rigorose regole comunitarie dettate a difesa dei cittadini. Le creme sbiancanti introdotte illecitamente in Italia, invece, pur contendo corticosteroidi o altri componenti pericolosi non sono registrate come medicinali nei paesi di provenienza, ma sono generalmente vendute ed acquistate come semplici cosmetici o prodotti di libera vendita”.
I controlli fatti alle dogane e dagli uffici della sanità transfrontaliera hanno messo in evidenza che la diffusione di creme sbiancanti è andata crescendo anche in Italia: nei bagagli dei passeggeri, o nei carichi di merce, sono stati trovati non solo medicinali regolarmente autorizzati ma anche copie contraffatte o prodotti illegali le cui confezioni recano nomi che imitano i marchi commerciali di creme fabbricate in Italia e riportano la dicitura “prodotto italiano”. Sono creme pericolose, sottolinea l’Aifa, perché se usate in modo improprio possono causare danni rilevanti non solo a livello cutaneo (quali iperpigmentazione, ipertricosi o comparsa di strie cutanee simili a smagliature) ma anche a carico dell’intero organismo (quali diabete, ipertensione arteriosa o malfunzionamento dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene).
Una vicenda che allarma il Codici, che sottolinea: “L’Aifa ha pubblicato i principi attivi dannosi, che ricordiamo essere il mercurio, notoriamente velenoso, ma anche le sostanze regolarmente autorizzate come ingredienti di medicinali dermatologici, appartenenti alla famiglia del cortisone e, soprattutto, quelli a lunga durata, quali il clobetasolo o il betametasone. Queste ultime sostanze sono regolari se prodotte e commercializzate nell’Unione Europea nel rispetto delle regole comunitarie, ma in diversi stati extraeuropei, se vengono inserite in cosmetici venduti attraverso canali non regolati da norme sanitarie, possono diventare illegali e quindi pericolose per la salute”. L’associazione chiede a questo punto che siano rese note le marche dei prodotti pericolosi ritirati dal mercato.
“Bene la pubblicazione dei principi che possono risultare dannosi per i cittadini – commenta Ivano Giacomelli, segretario nazionale del Codici – ma mancano del tutto le marche dei prodotti ritirati e considerati pericolosi per i cittadini. La vera tutela del consumatore passa innanzitutto per una buona e chiara informazione. I cittadini devono poter essere a conoscenza delle marche, contraffatte o meno, che risultano pericolose per la loro salute. L’associazione monitorerà lo svolgersi della vicenda e se necessario avvierà le eventuali azioni legali in merito”.
Fonte: https://sanainformazione.blogspot.it/20 ... curio.html
Nessuno può restare sè stesso senza cambiare, nessuno può conservare il sapere senza continuamente imparare, nessuno può ripetere senza inventare. Nessuno ha imparato qualcosa una volta per tutte.