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♻️ Schemi di vita, schemi di movimento: due aberrazioni simili

Inviato: martedì 2 giugno 2020, 3:32
da admin2
SCHEMI DI VITA..., SCHEMI DI MOVIMENTO: DUE ABERRAZIONI SIMILI





Gli "schemi aberrati" esistono sia per quanto riguarda la postura, ma anche per quanto riguarda gli schemi mentali e relazionali.

Le abitudini, sia quelle importanti che quelle di poco conto, di fatto sono "schemi automatici"; automatismi ormai installati, ai quali deleghiamo parti della nostra vita relazionale, comportamentale, posturale e di movimento.
Ma non ce ne rendiamo conto, se non quando questi schemi vengono infranti all'improvviso..., dall’esterno. Allora si ha la sensazione di una doccia fredda e vi è una specie di risveglio.
Se invece il cambiamento di tali schemi ed abitudini, vengono proposti lentamente, in progressione, il nostro sistema nervoso e biologico, grazie alla sua plasticità, si adatta.
È proprio unicamente per la capacità plastica dei nostri sistemi agli adattamenti, che siamo sopravvissuti nei millenni; distress-adattamento-distress-adattamento...., il tutto per gradi...., sopravvivendo così a molte minacce.

Ma, ciò che sta accadendo ora (reclusi, respirazione mascherata, paura, repressioni, virus, mancanza di lavoro, etc.), cambiamento imposto alla velocità della luce, soprattutto perché non condiviso, il nostro sistema stenta ad adeguarsi: subentrano così nevrosi, depressioni, malattie, morti premature.
Ciò è tanto forte, quanto più le persone sono sensibili e per quelle che si trovano a non poter più provvedere alla elementare "conquista del cibo".
Di fronte a tutto ciò, il nostro sistema limbico, per il tipo di emozioni che si trova a processare, vorrebbe agire... ma non gli è permesso, vorrebbe lavorare ma non può muoversi; ciò porta alla paralisi il nostro sistema biologico, rendendolo decisamente incapace di reagire, spingendolo verso una forma subdola di auto distruzione: "tende ad andare verso la morte per la paura di dover morire". Anche queso è un vecchio "schema biologico animale" che è installato nel nostro cervello: il freezing.

Anche la postura si comporta in modo simile: se vi è un dolore, la postura reagirà adattandosi, consapevole o meno. Una nota molto interessante, invece è dettata dal fatto che anche i semplici disagi o i "dolori non percepibili", abbiano lo stesso potere di aberrare la postura. Ovvero, le così dette "spine irritative silenti", (una malocclusione, una deglutizione viziata, un problema visivo, una cicatrice, una disbiosi intestinale, etc, che non si avvertono.), hanno il potere di imporre “nuovi schemi posturali” e "nuovi schemi di movimento" per evitare il disagio o il presunto dolore. In altre parole il corpo, per non soffrire ora, compensa; ovvero sposta i problemi nel futuro e non pensa alle conseguenze che una postura storta porterà in futuro. Lui pensa solo al fatto che ora può continuare a "funzionare", mangiare, trovare un nuovo equilibrio (anche se a fronte di una maggior spesa energetica per dove usare i compensi); tutto in automatico, pur di sopravvivere ancora..., senza dolore (che rappresenta la più alta minaccia alla sopravvivenza).
Ma qualora il dolore fosse troppo importante o ci fosse la presenza di mis-match sensoriali, il sistema sarà disposto a bloccare ogni forma di movimento. Neppure più gli schemi di movimento automatici funzioneranno, mettendo a repentaglio la sopravvivenza.

Lo schema Posturale fa come l'uomo: pensa solo alla sopravvivenza dell’adesso e non alle conseguenze delle sue azioni nel futuro. Due "atavici schemi aberrati" la cui azione, senza l'uso della consapevolezza, può seriamente minacciare la più elementare forma di sopravvivenza dell'uomo.

(D. Raggi)

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