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Terapia chirurgica endoscopica mini-invasiva dell'emicrania
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GLI "SPECIALISTI" DELL'ATLANTE IMPROVVISATI
Premesso che Atlantomed non ha assolutamente nulla contro chiropratica e osteopatia, molti dei terapisti Atlantomed sono infatti osteopati, ma quello che troviamo ASSOLUTAMENTE deplorevole è la pratica diffusa di ingannare i pazienti. Atlantomed è stato spesso attaccato e denigrato da individui che lavorano nel campo della salute che ritengono non vada assolutamente bene "mettere a posto DEFINITIVAMENTE il paziente" perché poi il paziente è perso!
Fai attenzione, perché sempre più spesso ci si imbatte in individui che, nel tentativo di sfruttare il successo di Atlantomed, cercano d’indurti a credere che loro facciano la stessa cosa, anche se questo non è vero. Costoro copiano spudoratamente i testi del sito Atlantomed e usano termini come correzione dell'Atlante o riallineamento dell'Atlante, per pubblicizzare trattamenti che non hanno NULLA A CHE VEDERE e con una VERA e documentabile correzione dell'Atlante.
Mentre alcuni tentano di emulare la tecnica Atlantomed, pur non avendone la competenza e l'attrezzatura necessaria, altri invece spacciano per correzione dell'Atlante, pratiche vecchie come le manipolazioni cervicali dai risultati assai inferiori.
Una manipolazione cervicale tradizionale dura solo un decimo di secondo e viene eseguita con le mani, un trattamento Atlantomed prevede invece 2 sedute da 75 minuti e si esegue con un apposito strumento!
DIFFIDA DELLE IMITAZIONI!
GLI "SPECIALISTI" DELL'ATLANTE IMPROVVISATI
Premesso che Atlantomed non ha assolutamente nulla contro chiropratica e osteopatia, molti dei terapisti Atlantomed sono infatti osteopati, ma quello che troviamo ASSOLUTAMENTE deplorevole è la pratica diffusa di ingannare i pazienti. Atlantomed è stato spesso attaccato e denigrato da individui che lavorano nel campo della salute che ritengono non vada assolutamente bene "mettere a posto DEFINITIVAMENTE il paziente" perché poi il paziente è perso!
Fai attenzione, perché sempre più spesso ci si imbatte in individui che, nel tentativo di sfruttare il successo di Atlantomed, cercano d’indurti a credere che loro facciano la stessa cosa, anche se questo non è vero. Costoro copiano spudoratamente i testi del sito Atlantomed e usano termini come correzione dell'Atlante o riallineamento dell'Atlante, per pubblicizzare trattamenti che non hanno NULLA A CHE VEDERE e con una VERA e documentabile correzione dell'Atlante.
Mentre alcuni tentano di emulare la tecnica Atlantomed, pur non avendone la competenza e l'attrezzatura necessaria, altri invece spacciano per correzione dell'Atlante, pratiche vecchie come le manipolazioni cervicali dai risultati assai inferiori.
Una manipolazione cervicale tradizionale dura solo un decimo di secondo e viene eseguita con le mani, un trattamento Atlantomed prevede invece 2 sedute da 75 minuti e si esegue con un apposito strumento!
DIFFIDA DELLE IMITAZIONI!
- Edoardo Raposio
- Messaggi: 1
- Iscritto il: mercoledì 14 novembre 2012, 10:52
Terapia chirurgica endoscopica mini-invasiva dell'emicrania
Egr. Iscritti, mi è cosa gradita informarvi che, da più di un anno, è praticabile "Chirurgia della Cute ed Annessi, Mininvasiva, Rigenerativa e Plastica", una terapia chirurgica mini-invasiva dell'emicrania. L'intervento, effettuato in anestesia locale ed in regime di one-day surgery (una notte di ricovero), consiste nella sezione di piccoli muscoli situati nella regione frontale (muscoli depressore e corrugatore del sopracciglio, m. procero) o occipitale (m. occipitale) tramite due incisioni di pochi cm effettuate nel cuoio capelluto (e quindi nascoste dai capelli) e l'utilizzo di un particolare endoscopio. L'intervento dura circa 40 minuti, e le percentuali di successo (totale scomparsa dei sintomi o diminuzione importante della frequenza/durata/gravità degli attacchi) sono pari all'80% dei Pazienti trattati.
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L'emicrania si può curare con il bisturi?
L'emicrania si può curare con il bisturi?
Intorno al termine emicrania si raggruppano tutta una di sintomatologie estremamente diffenziate fra loro per intensità, frequenza e persistenza degli attacchi. Dal fastidioso mal di testa occasionale che tutti noi abbiamo sperimentato qualche volta del corso della nostra vita, ad attacchi di cefalea ricorrenti ed intensi, tali da rappresentare un problema, fino a manifestazioni estremamente acute e frequenti che costituiscono una vera e propria patologia invalidante, arrivando ad impedire il normale svolgimento della vita sociale e lavorativa, con conseguenze drammatiche sul grado di qualità della vita stessa.
La medicina ufficiale ha nei confronti dell'emicrania un approccio sostanzialmente manicheista che consiste nell'individuare, attraverso una lunga serie di costosi esami, quella minoranza (meno del 10%) di casi nei quali il disturbo è imputabile ad una grave patologia specifica (tumori al cervello ed altre malattie gravi), relegando tutti gli altri nel novero delle patologie incurabili nell'ambito delle quali l'unica via praticabile è rappresentata dalla somministrazione di una terapia farmacologica finalizzata a lenire i sintomi determinati dagli attacchi.
All'interno di questa posizione "di comodo" dove si agisce nascondendosi dietro il dito dei protocolli e dello status di medico esistono però anche delle eccezioni che rischiano di manifestarsi perfino più pericolose dei quintali di antidolorifici prescritti dal dottore.
Esiste infatti chi, come l'utente in questione, propone, come rimedio per l'emicrania, un vero e proprio intervento chirurgico attraverso il quale asportare sezioni di muscoli dalla sezione frontale ed occipitale, promettendo il successo nell'80% dei casi.
Non si può evitare a questo riguardo di portare qualche riflessione. Dal momento che tutti i muscoli presenti nel corpo umano non sono affastellati uno sull'altro per bellezza ma svolgono ciascuno un proprio ruolo specifico, quale senso può avere la scelta di mutilare un paziente nella speranza di risolvere un suo problema, con la certezza di creargliene contemporaneamente un altro?
Sarebbe l'equivalente di estirpare la spia dell'olio dal cruscotto dell'auto qualora si accenda, con il convincimento di avere risolto il problema della mancanza d'olio.
Siamo consapevoli del fatto che un paziente arrivato all'ultima spiaggia, dopo anni di sofferenze e infinite terapie rivelatesi tanto inutili quanto controproducenti, è ormai disposto ad accettare qualsiasi speranza gli venga prospettata come risolutiva, ma davvero in questo caso è forte l'impressione che la disperazione del malato venga usata per veicolare quello che è senza dubbio un trattamento barbarico.
Inoltre ci domandiamo per quale ragione chi sponsorizza il trattamento in oggetto dimentichi di fornire la percentuale dei soggetti che attraverso lo stesso avrebbero risolto il proprio problema, scorporata da quella di coloro che hanno solamente riscontrato un qualche miglioramento. E non fornisca il dato relativo ai soggetti che non hanno tratto dall'intervento chirurgico alcun sollievo, unitamente a coloro che a causa dell'operazione hanno subito delle complicazioni. O forse si tratta del primo intervento chirurgico esente da complicazioni nell'intera storia della medicina?
Sarebbe interessante a questo proposito anche conoscere la percentuale dei casi di emicrania che potrebbero essere trattabili chirugicamente in rapporto a quelli totali, al fine di comprendere se questo approccio possa essere rivolto alla maggioranza dei soggetti sofferenti o solo ad una piccola parte degli stessi.
Quando si parla di bisturi e dell'asportazione di tessuti (sia pur in maniera mini invasiva) riteniamo sarebbe sempre cosa buona e giusta farlo in maniera il più possibile dettagliata e precisa, dal momento che si tratta di una lama assai più affilata di quanto non possa esserlo un farmaco.
Intorno al termine emicrania si raggruppano tutta una di sintomatologie estremamente diffenziate fra loro per intensità, frequenza e persistenza degli attacchi. Dal fastidioso mal di testa occasionale che tutti noi abbiamo sperimentato qualche volta del corso della nostra vita, ad attacchi di cefalea ricorrenti ed intensi, tali da rappresentare un problema, fino a manifestazioni estremamente acute e frequenti che costituiscono una vera e propria patologia invalidante, arrivando ad impedire il normale svolgimento della vita sociale e lavorativa, con conseguenze drammatiche sul grado di qualità della vita stessa.
La medicina ufficiale ha nei confronti dell'emicrania un approccio sostanzialmente manicheista che consiste nell'individuare, attraverso una lunga serie di costosi esami, quella minoranza (meno del 10%) di casi nei quali il disturbo è imputabile ad una grave patologia specifica (tumori al cervello ed altre malattie gravi), relegando tutti gli altri nel novero delle patologie incurabili nell'ambito delle quali l'unica via praticabile è rappresentata dalla somministrazione di una terapia farmacologica finalizzata a lenire i sintomi determinati dagli attacchi.
All'interno di questa posizione "di comodo" dove si agisce nascondendosi dietro il dito dei protocolli e dello status di medico esistono però anche delle eccezioni che rischiano di manifestarsi perfino più pericolose dei quintali di antidolorifici prescritti dal dottore.
Esiste infatti chi, come l'utente in questione, propone, come rimedio per l'emicrania, un vero e proprio intervento chirurgico attraverso il quale asportare sezioni di muscoli dalla sezione frontale ed occipitale, promettendo il successo nell'80% dei casi.
Non si può evitare a questo riguardo di portare qualche riflessione. Dal momento che tutti i muscoli presenti nel corpo umano non sono affastellati uno sull'altro per bellezza ma svolgono ciascuno un proprio ruolo specifico, quale senso può avere la scelta di mutilare un paziente nella speranza di risolvere un suo problema, con la certezza di creargliene contemporaneamente un altro?
Sarebbe l'equivalente di estirpare la spia dell'olio dal cruscotto dell'auto qualora si accenda, con il convincimento di avere risolto il problema della mancanza d'olio.
Siamo consapevoli del fatto che un paziente arrivato all'ultima spiaggia, dopo anni di sofferenze e infinite terapie rivelatesi tanto inutili quanto controproducenti, è ormai disposto ad accettare qualsiasi speranza gli venga prospettata come risolutiva, ma davvero in questo caso è forte l'impressione che la disperazione del malato venga usata per veicolare quello che è senza dubbio un trattamento barbarico.
Inoltre ci domandiamo per quale ragione chi sponsorizza il trattamento in oggetto dimentichi di fornire la percentuale dei soggetti che attraverso lo stesso avrebbero risolto il proprio problema, scorporata da quella di coloro che hanno solamente riscontrato un qualche miglioramento. E non fornisca il dato relativo ai soggetti che non hanno tratto dall'intervento chirurgico alcun sollievo, unitamente a coloro che a causa dell'operazione hanno subito delle complicazioni. O forse si tratta del primo intervento chirurgico esente da complicazioni nell'intera storia della medicina?
Sarebbe interessante a questo proposito anche conoscere la percentuale dei casi di emicrania che potrebbero essere trattabili chirugicamente in rapporto a quelli totali, al fine di comprendere se questo approccio possa essere rivolto alla maggioranza dei soggetti sofferenti o solo ad una piccola parte degli stessi.
Quando si parla di bisturi e dell'asportazione di tessuti (sia pur in maniera mini invasiva) riteniamo sarebbe sempre cosa buona e giusta farlo in maniera il più possibile dettagliata e precisa, dal momento che si tratta di una lama assai più affilata di quanto non possa esserlo un farmaco.
La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano Aldous Huxley
Correzione dell'ATLANTE >> Emicrania Cefalea tensiva Vertigini
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- pananiello
- Messaggi: 1
- Iscritto il: mercoledì 26 giugno 2013, 13:17
Un raggio di sole nuovo
Mi chiamo Aniello,
Prima di conoscere Atlantomed soffrivo di forti mal di testa, dolori cervicali, stitichezza, dolori lombari, dolori al ginocchio. Ad ogni variazione metereologica mi sentivo disorientato, stressato e di cattivo umore: per i terribili mal di testa che mi opprimevano più e più volte in un mese ho provato tante cure, ho fatto un intervento chirurgico alle cellette frontali, deviazione del setto nasale, riduzione dei turbinati e dei seni mascellari; tutto inutile, nessun miglioramento. Un giorno un amico mi ha parlato di "Atlantomed" e mi ha consigliato di vedere il sito. Ho capito subito che era la strada giusta. Oggi dopo circa 60 giorni dal trattamento noto i primi miglioramenti; i dolori alla cervicale e al ginocchio sono scomparsi, la stitichezza non c'è più, i mal di testa sono quasi del tutto scomparsi e anche gli altri disaggi stanno scomparendo. Un raggio di sole e tornato nella buia vita mia.
Grazie "Atlantomed".
Prima di conoscere Atlantomed soffrivo di forti mal di testa, dolori cervicali, stitichezza, dolori lombari, dolori al ginocchio. Ad ogni variazione metereologica mi sentivo disorientato, stressato e di cattivo umore: per i terribili mal di testa che mi opprimevano più e più volte in un mese ho provato tante cure, ho fatto un intervento chirurgico alle cellette frontali, deviazione del setto nasale, riduzione dei turbinati e dei seni mascellari; tutto inutile, nessun miglioramento. Un giorno un amico mi ha parlato di "Atlantomed" e mi ha consigliato di vedere il sito. Ho capito subito che era la strada giusta. Oggi dopo circa 60 giorni dal trattamento noto i primi miglioramenti; i dolori alla cervicale e al ginocchio sono scomparsi, la stitichezza non c'è più, i mal di testa sono quasi del tutto scomparsi e anche gli altri disaggi stanno scomparendo. Un raggio di sole e tornato nella buia vita mia.
Grazie "Atlantomed".