Malocclusione, cervicale ed emicrania
Inviato: giovedì 8 gennaio 2009, 15:23
Anche se non è l'argomento principale del mio post, devo cominciare a parlare della mia esperienza parlando dell'emicrania.
Soffro di mal di testa fin da piccolo (ne soffrono anche mia madre e mia zia), ma dall'età di 20 anni circa il mal di testa è diventato emicrania. Soffro di crisi molto frequenti e talvolta molto dolorose e lunghe, ma tutti i medici mi hanno sempre detto che non c'è quasi nulla da fare. Tre anni fa ho iniziato una terapia sulla base di medicine che dovrebbero ridurre gli attacchi o renderli meno violenti. Nonostante questo, ne soffro ancora molto frequentemente e sono migliorato finora solo di poco. E una parte di me rimane convinta che la mia emicrania dipende da vari fattori e che me la devo tenere.
Poi circa due anni fa ho cominciato a soffrire di altri problemi: prima un senso di affaticamento, di formicolio e di scarsa circolazione del sangue alla gamba destra. Ma le analisi hanno mostrato che non ho problemi di circolazione nella gamba. Poi, un anno fa, ho iniziato a soffrire di crack al collo, di irrigidimento della schiena, insomma di cosiddetta cervicale. Ho fatto terapia da un osteopata per mesi (un salasso economico!) e sono stato meglio. Ma poi sono cominciati i problemi di strani crack della mandibola durante la masticazione. Un po' da solo e un po' con il consiglio di medici, ho capito che il problema della cattiva occlusione dentale è collegato ai miei problemi di cervicale.
Mentre continuo la terapia dall'osteopata (e non guarisco mai completamente) vado dal mio dentista. So che ho una situazione dei denti non proprio ottimale. Ho portato vari apparecchi fin da piccolo (fissi e mobili), poi ho perduto dei denti (trascuravo la pulizia e si sono cariati). Tre anni fa se ne rompe uno devitalizzato e il dentista mi mette una capsula. E' un dente strategico, perchè mi mancano altri denti nell'arcata superiore. Se dovessi farmi togliere anche questo (un dentista mi aveva detto che era meglio toglierlo perchè era messo molto male, ma il mio attuale dentista l'ha salvato) dovrei veramente spendere un capitale per mettere a posto la situazione dell'arcata superiore.
Per risolvere il problema della cattiva occlusione, il dentista mi dice che devo portare un byte apposito per correggere la mia situazione. Dopo tutte le verifiche fatte con macchinari e test, il dentista mi consegna il byte. Sono giù di corda, il dentista mi dice che devo portare il byte il più possibile, ma con questo pezzo di plastica in bocca non riesco quasi neanche a parlare. Come posso svolgere il lavoro e la mia vita sociale? Il dentista mi fa coraggio e mi dice che avrò una sicura riduzione della frequenza dei miei attacchi emicranici. Mi faccio coraggio e inizio a portarlo il più possibile, talvolta anche al lavoro, cercando di non parlare.
Dopo una decina di giorni i primi risultati, negativi: uno strano mal di testa tensivo che, pur non essendo forte, non finisce mai e le mie medicine per l'emicrania non riescono a debellare. Poi riscontro un indolenzimento dei denti. Quindi, un nuovo peggioramento della cervicale, crack al collo, nonostante io continui a fare terapia dall'osteopata. L'osteopata è scettico sul byte, dice che forse mi fa male. L'ultimo stadio è un peggioramento dell'emicrania: attacchi ancora più frequenti, praticamente quotidiani, notturni e diurni (quelli notturni il più delle volte non sono più controllabili dai farmaci e danno il via a crisi violente che durano più di 30 ore, che trascorro a totale digiuno e pur tuttavia rimettendo molte volte), ripetute assenze dal lavoro. Decido di sospendere l'uso del byte e dopo qualche giorno, con l'aiuto dell'osteopata, mi rimetto un po', per lo meno torno alla situazione precedente all'uso del byte.
Torno dal dentista e mi modifica il byte, lo rende meno "drastico" nella sua correzione. Ricomincio a metterlo, ma per meno tempo (come consigliato dal dentista). Dopo qualche giorno gli attacchi emicranici si rifanno più intensi e fequenti. Mi è tornato anche il senso di affaticamento e formicolio alla gamba destra.
Vado alla visita per l'emicrania e il medico mi dice che sono un folle a portare un byte, l'apparecchio danneggia la terapia dei farmaci che prendo per curare l'emicrania (o almeno per tentare di farlo). Ma il dentista mi ripete che il byte devo metterlo, altrimenti rischio un intervento chirurgico per ricostruire un condilo (il "perno" della mandibola) distrutto dalla corrosione ossea determinata dalla masticazione errata.
Non so più cosa fare, ognuno mi dice una cosa diversa.
Decido di chiedere il suggerimento di un osteopata del sito osteopata.it oppure cervicale.info apparentemente molto esperto per tutti i miei problemi (almeno così si può supporre dalla trattazione delle problematiche osteoarticolari consultabile sul suo sito). Tra l'altro, parla di una terapia nuova per me, la correzione dell'atlante, che lui effettua, unico in Italia, con uno speciale macchinario. Vado da lui pieno di speranze.
Il Dr. Giovanni Turchetti, questo è il nome dell'osteopata, mi riceve in uno studio affollato e sontuoso. Ma non ha un atteggiamento molto professionale (da medico rinomato quale dovrebbe essere secondo quanto si legge nel suo sito), pur dimostrando di conoscere bene la teoria dell'osteopatia e della struttura del corpo umano. Il Dr. Turchetti mi dice che sono tutto storto e che è ovvio che soffro di tutti quei problemi. Mi dice che dovrò fare quella terapia della correzione dell'atlante (Euro 300,00 per una volta sola, ma poi bisogna andare da lui a lungo per proseguire la terapia riabilitativa e i costi sono molto maggiori di quelli del mio attuale osteopata, Euro 100,00 per ogni seduta). Per quella visita si fa pagare 125 Euro (senza avermi fatto nulla). Prendo l'appuntamento per la settimana successiva, ma non per la correzione dell'atlante, da lui effettuata in un studio che non si trova nella mia città di residenza. Rimango un po' scettico anche per questo, in quanto, pur nella mia conoscenza scarsa e profana, mi sembra logico pensare che la prima cosa da fare sia semmai l'intervento di correzione dell'atlante, che dovrebbe essere il punto di partenza da cui può ragionevolmente avere inizio una terapia di riassestamento corretto di tutto il corpo (ormai, leggendo qua e la, mi sono fatto una certa cultura sui miei problemi e sull'interdipendenza delle varie strutture del corpo). Ma intanto (sempre col collo bloccato come una catena tesa) ho appuntamento con un'altra osteopata che mi è stata consigliata. Quest'ultima, pur non credendo alla correzione dell'atlante, mi sembra più onesta e ha tariffe più ragionevoli. Tra l'altro, questa terapista si occupa proprio di problemi della cervicale connessi alla sindrome dell'ATM (la scorretta occlusione dentale).
Decido di affidarmi a questa dottoressa e disdico l'appuntamento dall'osteopata Dr. Turchetti Giovanni.
Un giorno di questi - cercando su Internet più informazioni sulla teoria dell'atlante - mi imbatto nel sito di Atlantomed. A prima vista mi sembra subito molto completo e professionale. Decido di scrivere una breve email al dottor Lerro, descrivendogli in breve i miei problemi e le mie angosce. Il dottor Lerro mi risponde quasi subito e si conferma molto professionale e affidabile. Sia la trattazione degli argomenti nel sito che il comportamento del dott. Lerro mi fanno pensare che sia una persona seria. Oltretutto, è molto più dettagliato sugli aspetti della terapia del macchinario per la correzione della prima vertebra e meno esoso dal punto di vista economico: questo mi fa pensare che Turchetti se ne approfitti un po’. Anzi, è proprio dalle parole del dottor Lerro che mi rendo che tipo di persona sia Turchetti.
Dopo qualche giorno decido di prendere appuntamento dal dottor Lerro e di recarmi a Zurigo. Devo tentare questa strada, che oltre a sembrare del tutto logica e credibile, è anche la mia unica vera speranza di una svolta radicale.
Il dottor Lerro mi riceve in un ambiente molto accogliente e professionale, mi mette a mio agio e spiega in maniera approfondita la teoria dell'atlante. Mi mostra anche una riproduzione delle ossa e vertebre interessate al trattamento. Dopo un esame manuale, mi dice che ho l'atlante storto e ho bisogno della terapia. La sua bravissima terapista mi sottopone alla correzione, un po' fastidiosa ma del tutto tollerabile. Poi torno in Italia.
Nei giorni successivi mi accadono quasi tutte le conseguenze dell'intervento correttivo, di cui il dottor Lerro mi aveva informato: leggero dolore alla nuca, senso di stanchezza, leggero dolore lombare. Ho anche un forte attacco di emicrania che io credo di poter far rientrare nelle reazioni alla terapia effettuata.
Ma - ed è questo il punto fondamentale del mio post - mi accorgo di un notevole miglioramento della masticazione, senza quasi più schiocchi alla mandibola. Anche la schiena e il collo hanno movimenti più fluidi. Gli attacchi di emicrania sono un po' meno frequenti. Ma il dottor Lerro mi ha avvisato che la guarigione può richiedere anche mesi e che non è assolutamente sicuro che io riscontri miglioramenti su tutte le mie problematiche. Ad esempio, l'emicrania potrebbe avere altre cause o concause. Inoltre, il dottor Lerro mi consiglia di continuare la terapia di riabilitazione da un bravo osteopata e, solo una volta raggiunta una postura corretta, recarsi dal dentista per rimettersi il byte, ovviamente modificato in base alla nuova masticazione.
Decido di tornare dalla terapista che mi avevano suggerito. Lei, pur essendo scettica sulla teoria dell’Atlante, inizia a fare una terapia di risoluzione delle mie problematiche che, a mio avviso, si integra molto bene con quanto consigliato dal dottor Lerro. Tra l’altro, questa osteopata mi ha detto che una volta raggiunto un certo stadio di correzione posturale, dovrò andare dal dentista per “fissare” quella situazione. Anche il mio dentista, dopo che gli ho spiegato che cosa ho fatto e cosa era cambiato nella mia masticazione, si è dimostrato del tutto d’accordo a collaborare con l’osteopata per una terapia correttiva unitaria (che poi è quello che mi ha detto che dovrei fare il dottor Lerro).
Pochi giorni fa, sono tornato dal dottor Lerro per una visita di controllo (è stata una mia scelta andarci, se si sta bene non occorre farlo per forza) e mi ha detto che la vertebra si trova ancora nella posizione corretta (sul sito è scritto comunque che, raramente, l’atlante può tornare nella posizione scorretta e bisogna intervenire di nuovo).
Ora come ora posso dire che ci sono i requisiti per poter migliorare ancora, sia sui denti che sulla cervicale. Ma il punto di partenza non poteva che essere la correzione dell’atlante. Prima di questo passaggio, l’osteopata poteva darmi solo miglioramenti transitori, mentre il dentista finiva per irrigidire il mio corpo in una posizione scorretta, forse anche esasperando le situazioni negative. Almeno questa è la mia opinione.
Ho ripreso a fare nuoto perché l’osteopata mi ha detto che una attività sportiva (non traumatica) può aiutare il corpo ad essere sciolto e quindi essere maggiormente in grado di riassestarsi su una postura corretta. Spero di poter proseguire nei prossimi mesi sulla strada del miglioramento.
Un immenso ringraziamento per il dottor Lerro e per tutta la sua equipe, tutte persone oneste, gentili e soprattutto veramente esperte.
Soffro di mal di testa fin da piccolo (ne soffrono anche mia madre e mia zia), ma dall'età di 20 anni circa il mal di testa è diventato emicrania. Soffro di crisi molto frequenti e talvolta molto dolorose e lunghe, ma tutti i medici mi hanno sempre detto che non c'è quasi nulla da fare. Tre anni fa ho iniziato una terapia sulla base di medicine che dovrebbero ridurre gli attacchi o renderli meno violenti. Nonostante questo, ne soffro ancora molto frequentemente e sono migliorato finora solo di poco. E una parte di me rimane convinta che la mia emicrania dipende da vari fattori e che me la devo tenere.
Poi circa due anni fa ho cominciato a soffrire di altri problemi: prima un senso di affaticamento, di formicolio e di scarsa circolazione del sangue alla gamba destra. Ma le analisi hanno mostrato che non ho problemi di circolazione nella gamba. Poi, un anno fa, ho iniziato a soffrire di crack al collo, di irrigidimento della schiena, insomma di cosiddetta cervicale. Ho fatto terapia da un osteopata per mesi (un salasso economico!) e sono stato meglio. Ma poi sono cominciati i problemi di strani crack della mandibola durante la masticazione. Un po' da solo e un po' con il consiglio di medici, ho capito che il problema della cattiva occlusione dentale è collegato ai miei problemi di cervicale.
Mentre continuo la terapia dall'osteopata (e non guarisco mai completamente) vado dal mio dentista. So che ho una situazione dei denti non proprio ottimale. Ho portato vari apparecchi fin da piccolo (fissi e mobili), poi ho perduto dei denti (trascuravo la pulizia e si sono cariati). Tre anni fa se ne rompe uno devitalizzato e il dentista mi mette una capsula. E' un dente strategico, perchè mi mancano altri denti nell'arcata superiore. Se dovessi farmi togliere anche questo (un dentista mi aveva detto che era meglio toglierlo perchè era messo molto male, ma il mio attuale dentista l'ha salvato) dovrei veramente spendere un capitale per mettere a posto la situazione dell'arcata superiore.
Per risolvere il problema della cattiva occlusione, il dentista mi dice che devo portare un byte apposito per correggere la mia situazione. Dopo tutte le verifiche fatte con macchinari e test, il dentista mi consegna il byte. Sono giù di corda, il dentista mi dice che devo portare il byte il più possibile, ma con questo pezzo di plastica in bocca non riesco quasi neanche a parlare. Come posso svolgere il lavoro e la mia vita sociale? Il dentista mi fa coraggio e mi dice che avrò una sicura riduzione della frequenza dei miei attacchi emicranici. Mi faccio coraggio e inizio a portarlo il più possibile, talvolta anche al lavoro, cercando di non parlare.
Dopo una decina di giorni i primi risultati, negativi: uno strano mal di testa tensivo che, pur non essendo forte, non finisce mai e le mie medicine per l'emicrania non riescono a debellare. Poi riscontro un indolenzimento dei denti. Quindi, un nuovo peggioramento della cervicale, crack al collo, nonostante io continui a fare terapia dall'osteopata. L'osteopata è scettico sul byte, dice che forse mi fa male. L'ultimo stadio è un peggioramento dell'emicrania: attacchi ancora più frequenti, praticamente quotidiani, notturni e diurni (quelli notturni il più delle volte non sono più controllabili dai farmaci e danno il via a crisi violente che durano più di 30 ore, che trascorro a totale digiuno e pur tuttavia rimettendo molte volte), ripetute assenze dal lavoro. Decido di sospendere l'uso del byte e dopo qualche giorno, con l'aiuto dell'osteopata, mi rimetto un po', per lo meno torno alla situazione precedente all'uso del byte.
Torno dal dentista e mi modifica il byte, lo rende meno "drastico" nella sua correzione. Ricomincio a metterlo, ma per meno tempo (come consigliato dal dentista). Dopo qualche giorno gli attacchi emicranici si rifanno più intensi e fequenti. Mi è tornato anche il senso di affaticamento e formicolio alla gamba destra.
Vado alla visita per l'emicrania e il medico mi dice che sono un folle a portare un byte, l'apparecchio danneggia la terapia dei farmaci che prendo per curare l'emicrania (o almeno per tentare di farlo). Ma il dentista mi ripete che il byte devo metterlo, altrimenti rischio un intervento chirurgico per ricostruire un condilo (il "perno" della mandibola) distrutto dalla corrosione ossea determinata dalla masticazione errata.
Non so più cosa fare, ognuno mi dice una cosa diversa.
Decido di chiedere il suggerimento di un osteopata del sito osteopata.it oppure cervicale.info apparentemente molto esperto per tutti i miei problemi (almeno così si può supporre dalla trattazione delle problematiche osteoarticolari consultabile sul suo sito). Tra l'altro, parla di una terapia nuova per me, la correzione dell'atlante, che lui effettua, unico in Italia, con uno speciale macchinario. Vado da lui pieno di speranze.
Il Dr. Giovanni Turchetti, questo è il nome dell'osteopata, mi riceve in uno studio affollato e sontuoso. Ma non ha un atteggiamento molto professionale (da medico rinomato quale dovrebbe essere secondo quanto si legge nel suo sito), pur dimostrando di conoscere bene la teoria dell'osteopatia e della struttura del corpo umano. Il Dr. Turchetti mi dice che sono tutto storto e che è ovvio che soffro di tutti quei problemi. Mi dice che dovrò fare quella terapia della correzione dell'atlante (Euro 300,00 per una volta sola, ma poi bisogna andare da lui a lungo per proseguire la terapia riabilitativa e i costi sono molto maggiori di quelli del mio attuale osteopata, Euro 100,00 per ogni seduta). Per quella visita si fa pagare 125 Euro (senza avermi fatto nulla). Prendo l'appuntamento per la settimana successiva, ma non per la correzione dell'atlante, da lui effettuata in un studio che non si trova nella mia città di residenza. Rimango un po' scettico anche per questo, in quanto, pur nella mia conoscenza scarsa e profana, mi sembra logico pensare che la prima cosa da fare sia semmai l'intervento di correzione dell'atlante, che dovrebbe essere il punto di partenza da cui può ragionevolmente avere inizio una terapia di riassestamento corretto di tutto il corpo (ormai, leggendo qua e la, mi sono fatto una certa cultura sui miei problemi e sull'interdipendenza delle varie strutture del corpo). Ma intanto (sempre col collo bloccato come una catena tesa) ho appuntamento con un'altra osteopata che mi è stata consigliata. Quest'ultima, pur non credendo alla correzione dell'atlante, mi sembra più onesta e ha tariffe più ragionevoli. Tra l'altro, questa terapista si occupa proprio di problemi della cervicale connessi alla sindrome dell'ATM (la scorretta occlusione dentale).
Decido di affidarmi a questa dottoressa e disdico l'appuntamento dall'osteopata Dr. Turchetti Giovanni.
Un giorno di questi - cercando su Internet più informazioni sulla teoria dell'atlante - mi imbatto nel sito di Atlantomed. A prima vista mi sembra subito molto completo e professionale. Decido di scrivere una breve email al dottor Lerro, descrivendogli in breve i miei problemi e le mie angosce. Il dottor Lerro mi risponde quasi subito e si conferma molto professionale e affidabile. Sia la trattazione degli argomenti nel sito che il comportamento del dott. Lerro mi fanno pensare che sia una persona seria. Oltretutto, è molto più dettagliato sugli aspetti della terapia del macchinario per la correzione della prima vertebra e meno esoso dal punto di vista economico: questo mi fa pensare che Turchetti se ne approfitti un po’. Anzi, è proprio dalle parole del dottor Lerro che mi rendo che tipo di persona sia Turchetti.
Dopo qualche giorno decido di prendere appuntamento dal dottor Lerro e di recarmi a Zurigo. Devo tentare questa strada, che oltre a sembrare del tutto logica e credibile, è anche la mia unica vera speranza di una svolta radicale.
Il dottor Lerro mi riceve in un ambiente molto accogliente e professionale, mi mette a mio agio e spiega in maniera approfondita la teoria dell'atlante. Mi mostra anche una riproduzione delle ossa e vertebre interessate al trattamento. Dopo un esame manuale, mi dice che ho l'atlante storto e ho bisogno della terapia. La sua bravissima terapista mi sottopone alla correzione, un po' fastidiosa ma del tutto tollerabile. Poi torno in Italia.
Nei giorni successivi mi accadono quasi tutte le conseguenze dell'intervento correttivo, di cui il dottor Lerro mi aveva informato: leggero dolore alla nuca, senso di stanchezza, leggero dolore lombare. Ho anche un forte attacco di emicrania che io credo di poter far rientrare nelle reazioni alla terapia effettuata.
Ma - ed è questo il punto fondamentale del mio post - mi accorgo di un notevole miglioramento della masticazione, senza quasi più schiocchi alla mandibola. Anche la schiena e il collo hanno movimenti più fluidi. Gli attacchi di emicrania sono un po' meno frequenti. Ma il dottor Lerro mi ha avvisato che la guarigione può richiedere anche mesi e che non è assolutamente sicuro che io riscontri miglioramenti su tutte le mie problematiche. Ad esempio, l'emicrania potrebbe avere altre cause o concause. Inoltre, il dottor Lerro mi consiglia di continuare la terapia di riabilitazione da un bravo osteopata e, solo una volta raggiunta una postura corretta, recarsi dal dentista per rimettersi il byte, ovviamente modificato in base alla nuova masticazione.
Decido di tornare dalla terapista che mi avevano suggerito. Lei, pur essendo scettica sulla teoria dell’Atlante, inizia a fare una terapia di risoluzione delle mie problematiche che, a mio avviso, si integra molto bene con quanto consigliato dal dottor Lerro. Tra l’altro, questa osteopata mi ha detto che una volta raggiunto un certo stadio di correzione posturale, dovrò andare dal dentista per “fissare” quella situazione. Anche il mio dentista, dopo che gli ho spiegato che cosa ho fatto e cosa era cambiato nella mia masticazione, si è dimostrato del tutto d’accordo a collaborare con l’osteopata per una terapia correttiva unitaria (che poi è quello che mi ha detto che dovrei fare il dottor Lerro).
Pochi giorni fa, sono tornato dal dottor Lerro per una visita di controllo (è stata una mia scelta andarci, se si sta bene non occorre farlo per forza) e mi ha detto che la vertebra si trova ancora nella posizione corretta (sul sito è scritto comunque che, raramente, l’atlante può tornare nella posizione scorretta e bisogna intervenire di nuovo).
Ora come ora posso dire che ci sono i requisiti per poter migliorare ancora, sia sui denti che sulla cervicale. Ma il punto di partenza non poteva che essere la correzione dell’atlante. Prima di questo passaggio, l’osteopata poteva darmi solo miglioramenti transitori, mentre il dentista finiva per irrigidire il mio corpo in una posizione scorretta, forse anche esasperando le situazioni negative. Almeno questa è la mia opinione.
Ho ripreso a fare nuoto perché l’osteopata mi ha detto che una attività sportiva (non traumatica) può aiutare il corpo ad essere sciolto e quindi essere maggiormente in grado di riassestarsi su una postura corretta. Spero di poter proseguire nei prossimi mesi sulla strada del miglioramento.
Un immenso ringraziamento per il dottor Lerro e per tutta la sua equipe, tutte persone oneste, gentili e soprattutto veramente esperte.